Intorno alle 16,00 si inizia a vedere tutto d’un tratto un fumo fitto e irrespirabile dai cittadini della piccola frazione santagatese che allertano immediatamente il locale distaccamento dei vigili del fuoco, che malgrado loro erano impegnati in un altro incendio sviluppatosi nel comune di Galati Mamertino, quindi il reparto operativo centrale di Messina ha dovuto allertare un’altra squadra disponibile che è dovuta sovvenire da Patti.
L’attesa si faceva lunga e l’incendio si frastagliava ancor di più a causa del forte vento che si è abbattuto nel costone di valle e soprattutto per l’erbacce incolte e secche del terreno, avanzando ancor di più raggiungendo il bordo della strada rendendola impraticabile e pericolosa per gli automobilisti che la percorrevano; per tale motivo veniva allertata la Polizia Municipale, che ha prontamente messo in sicurezza il tratto di strada interessato chiudendola temporaneamente al traffico.
Tutti i proprietari terrieri sono stati avvisati, anche soprattutto per la raccolta e messa in sicurezza di numerosi capi di bestiame come pecore, capre, cavalli ed asini.
Intorno alle 17,10 arrivano finalmente due autocisterne dei vigili del fuoco che iniziano le attività di spegnimento del focolare, che da subito sembrano complicate e difficoltose, per il forte terreno scosceso impraticabile e soprattutto intensificato nella parte centrale ove è impossibile gettare dell’acqua dall’alto verso il basso per l’evidente distanza; per tale motivo, i pompieri hanno provato a calarsi nel burrone da un’altra posizione sfruttando il lungo tubo per raggiungere il punto cardine è tentare di domare l’incendio. A tal punto il capo squadra è per lo piu deciso a far intervenire un elicottero della Protezione Civile per gettare l’acqua dall’alto e spegnerlo più rapidamente visto il forte vento che soffiava verso le vicine abitazioni. Ma, dal reparto centrale davano risposta negativa visto che si erano fatte le 18,20 ed i tempi di arrivo dell’elicottero erano tardive visto che di notte non possono sorvolare; però, ha provveduto ad inviare dei volontari della Protezione Civile di Sant’Agata Militello, per supportarli con i loro fuoristrada.
Nel frattempo, una comune cittadina preoccupata per l’aggravarsi dell’incendio vedendosi quasi raggiungere la propria abitazione, ove è istallato nelle vicinanze una cisterna del gas, è stata colta da malore perché sofferente di asma e con problemi di tachicardia per cui è stata allertata una autoambulanza del 118 ed è stata trasportata al locale nosocomio; la donna è stata ricoverata precauzionalmente ma comunque non desta preoccupazioni rilevanti.
Per il forte fumo che si è sprigionato a causa del vento verso la città e comunque avvisati dalle persone accorse nel luogo dell’incendio, sono arrivati alcuni esponenti comunale, come ad esempio il vice sindaco Calogero Pedalà (vista l’assenza del sindaco dimessosi alcuni giorni fa Bruno Mancuso perché eletto come senatore).
Intorno alle 20.30 l’incendio è stato arrestato del tutto. I vigili del fuoco comunque hanno verbalizzato regolarmente l’episodio sentendo alcune persone accertando la pista dolosa di qualche piromane che ha infranto le normative vigenti in materia boschiva, visto che è stata proibito nel nuovo emendamento l’accensione di focolari di qualsiasi genere, andando incontro a grandi sanzioni amministrative e penali.
Nello stesso luogo, nel 2000 è avvenuto un altro incendio con le stesse caratteristiche, con numerosi esemplari di alberi rasati al suolo dal fuoco; invece, nel 2003 il salvataggio di un asina che ha fatto molto scalpore perché è caduta nel ripidissimo burrone per salvare l’appena nata asinella la notte del 31 marzo 2003, venendo recuperata con disperati tentativi di decespugliamento del terreno incolto per la raggiungere l’esatta posizione cui era precipitata, grazie ai vigili del fuoco che mhanno provveduto ad inviare un elicottero con cui l’hanno imbragata con le cime robuste e alzata in aria visto la complicata situazione in cui si era conciata l’asina (gamba rotta, ferite lacero contuse e sanguinante in diverse parti del corpo) sorvolando i cieli santagatesi proprio il 1 aprile (il famoso “pesce d’aprile” ) solamente che questa volta era vero che c’era l’asino che vola!!!!!