
Se ne era parlato prima ma sopratutto dopo l’elezione di Franco De Domenico ed il ricorso per ineleggibilità pendeva come la classica spada di Damocle sul suo capo.
L’esponente della corrente universitaria del Pd, Franco De Domenico, che ha superato le 5mila preferenze soloa Messina, ma ha avuto anche buoni risultati in provincia, vincendo alla grande la gara all’interno della sua lista.
Ora sembra proprio che quel sbandierato ricorso – definito subito dopo le elezioni “regionali” poco più che un rumors, ci sia da parte di due elettori del collegio.
Se fondati la perdita del seggio all’Ars di de Domenico andrebbe a vantaggio di Pippo Laccoto, il secondo dei più eletti che oggi candidato, con buone chances – per una serie di risultati ad incastro – alla Camera dei Deputati, potrebbe trovarsi nelle condizioni di scegliere.
De Domenico, direttore generale dell’Università di Messina, secondo la tesi di una parte del Pd avrebbe dovuto rassegnare le proprie dimissioni dall’incarico prima di presentare la candidatura, visto che l’ateneo riceve contributi dalla Regione.
Ovviamente i parere legali, pro e contro, si scontrano.
Nelle prossime ore se ne saprà di più.