Adesso non ci sono più dubbi: svelato il mistero dell’inserimento del Piano triennale delle opera pubbliche di Milazzo del raffazzonato progetto della cosiddetta “Riqualificazione dell’area di Croce di Mareâ€Â!
L’Amministrazione comunale di Milazzo sta ingaggiando Consiglieri comunali nella grande manovra speculativa della diportistica sul litorale di Levante. Consiglieri comunali di minoranza e maggioranza si prodigano in consigli sul taglio degli alberi di Eucaliptus alla Croce di Mare ma non per presunte ragioni ecologiche ma solo ed esclusivamente per spianare la strada ai progetti di cementificazione ed avallare la completa privatizzazione di una delle spiagge più antiche di Milazzo! Il progetto di altri porticcioli turistici nelle zone di Vaccarella e Croce di Mare era giàstato presentato dalla giunta Nastasi e sonoramente bocciato dai residenti di Vaccarella e dalle Associazioni ambientalistiche. Adesso assistiamo alla presentazione “di nascosto†(senza discuterne con i Residenti ed i Cittadini…) ed “in fretta ed in furia†dell’ennesimo progetto di stravolgimento di Milazzo. Mentre, giustamente, l’Associazione Salmeri di Vaccarella tenta di proporre una razionale e funzionale ristrutturazione del molo di Vaccarella senza stravolgerne aspetto e storia, la vicenda del PRG del Porto di Milazzo si interseca amaramente con la questione dei Porticcioli turistici, dei Pontili galleggianti, dei Molini Lo Presti ma, soprattutto, con la profonda crisi di idee della locale Amministrazione, anzi con i continui danni che questa sta creando all’immagine della nostra Città. Il progetto del P.R.G. del nuovo Porto di Milazzo (che prevede anche un grandissimo ampliamento delle aree da destinare alla nautica da diporto) continua ad essere tenuto ben nascosto nei cassetti del Comune, impedendo che le strutture diportistiche trovino la naturale collocazione all’interno del porto stesso.
Nulla è stato fatto per il COMPLETAMENTO delle strutture giàesistenti e/o facenti parte di vecchi progetti. Pur di cancellare millenni di tradizioni marinare, di bellezze paesaggistiche e storia popolare, l’Amministrazione Italiano non trova di meglio che decidere di rovinare in maniera irreparabile il Litorale di Levante (dopo aver rovinato quello di Ponente con la questione depuratore), piazzando non solo porticcioli turistici laddove la gente ha deciso che non ve ne siano ma, anche, distruggendo la Marina Garibaldi con campi boe ed un altro porticciolo al posto del Paladiana!
Invece di pensare al finanziamento del Museo del Mare, al controllo in tema di inquinamento ambientale nelle acque del Promontorio e alla creazione di una Riserva Naturale si pensa bene di distruggere tutto: dagli alberi alle tradizioni. Anche le Leggi in tema di risanamento ambientale dicono chiaramente che deve essere considerata l’opportunitàdi costruire nuove vie di comunicazione, luoghi frequentati dal pubblico, zone residenziali, qualora l’ubicazione o l’insediamento o l’infrastruttura stessa possano aggravare le conseguenze di un incidente rilevante (D.M. 151/2001) anche solo impedendo la regolare via di fuga.
Impensabile pianificare attivitàturistiche se questo sindaco non promuove azioni volte all’accoglienza, all’immagine della Città, alla sostenibilitàdel traffico, alla presenza delle industrie.
Ipotizziamo da tempo quali potrebbero essere gli interventi possibili: 1) completamento del Porto fino alla vecchia stazione; 2) potenziare l’attuale zona del diportismo, considerando il Molo Marullo anche come spazio per il crocierismo; 3) prevedere parcheggi e zone di trasferimento con minibus di fronte alla vecchia stazione e per tutto il lungomare di Acqueviola; 4) spostare il traffico commerciale nella parte da completare, liberando la Cittàdal traffico pesante; 5) non rovinare lo spazio acqueo antistante Lungomare Garibaldi, Vaccarella e Croce di Mare. Se il Porto viene pensato e progettato come una parte della Cittàallora è possibile che contribuisca alla sviluppo sostenibile, se l’insipienza di un qualsiasi sindaco si basa sulla teoria delle facili convivenze e distruzioni allora saràl’ennesimo danno per una Milazzo che si stravolge
Le Amministrazioni pubbliche e gli Enti coinvolti hanno giàampiamente facilitato e foraggiato i privati dando autorizzazioni per utilizzare pontili galleggianti a Vaccarella ed in parte del Molo Marullo. I Cittadini milazzesi non hanno finora potuto verificare alcun vantaggio da tali strutture se non un aumento del traffico veicolare, ed i comunicati delle Associazioni degli addetti al turismo ne stanno dando piena conferma!
Se i progetti attualmente presentati dall’Amministrazione Italiano dovessero andare avanti, in dispregio delle Leggi vigenti, si potrebbe prospettare una delle più grosse SPECULAZIONI EDILIZIE a favore di privati da parte di una amministrazione pubblica con la compartecipazione eventuale di tutto il Consiglio comunale che volente o nolente sta assistendo in silenzio a tutte queste manovre speculative!
Nessuno strumento urbanistico vigente a Milazzo contempla strutture così devastanti per il territorio cittadino e le zone di Croce di Mare, Vaccarella e lo storico Lungomare Garibaldi (giàLungomare Costanzo Ciano e Viale dei Sospiri), patrimonio dei Milazzesi e di quanti, abitanti del Comprensorio o turisti, ne abbiano fatto e ne facciano un ameno luogo per fare quattro passi sul mare, non possono rischiare di scomparire. Il WWF di Milazzo e l’ISDE sostengono ampiamente la necessitàdi una consultazione popolare ancor prima che gli appetiti edilizi soddisfino la fame di eventuali speculatori.
Milazzo li 06/08/2009                        Dr. Giuseppe Falliti