ISTAT – Nascono meno bambini, una mamma su 5 è straniera
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ISTAT – Nascono meno bambini, una mamma su 5 è straniera

thumb250-700_dettaglio2_BIMBOUn neonato su cinque in Italia e’ figlio di una madre straniera. Secondo l’Istat, nel 2010 oltre 104 mila nascite (18,8% del totale), sono attribuibili a madri straniere, di cui il 4,8% con partner italiano e il restante 14% con un partner straniero.
Per il quarto anno consecutivo la dinamica naturale (differenza tra nascite e decessi) registra un saldo di segno negativo, in misura, tuttavia, ancora piu’ accentuata di quella del precedente triennio: -30 mila 200 unita’ nel 2010, contro -22 mila 800 unita’ nel 2009, -8 mila 500 unita’ del 2008 e -6 mila 900 unita’ del 2007. Lo rileva l’Istat. Le nascite sono stimate pari a 557 mila unita’, da cui deriva un tasso di natalita’ pari al 9,2 per mille residenti.

Si rilevano 12.200 nascite in meno rispetto al 2009. Per rilevare un numero di nascite inferiore a quello del 2010 occorre tornare al 2005, anno in cui se ne rilevarono 554 mila. La riduzione delle nascite rispetto all’anno precedente (-2,1%) risulta alquanto generalizzata su scala territoriale, tranne che per Molise (+2,3%), Abruzzo (+1,5%), Provincia autonoma di Bolzano (+0,6%) e Lazio (+0,1%). Analizzando la composizione delle nascite secondo la cittadinanza della madre risulta che le nascite da madre italiana, pur continuando a rappresentare una quota di gran lunga prevalente, registrano un calo di oltre 13 mila unita’ sul 2009. Contestualmente, il contributo alla natalita’ delle madri di cittadinanza straniera si fa sempre piu’ importante. Si stima, infatti, che nel 2010 oltre 104 mila nascite (18,8% del totale), siano attribuibili a madri straniere (erano 35 mila nel 2000, pari al 6,4% e 103 mila nel 2009 pari al 18,1%), di cui il 4,8% con partner italiano e il restante 14% con partner straniero. A una maggiore presenza e a un piu’ profondo radicamento della popolazione straniera sul territorio corrisponde, proporzionalmente, una maggior percentuale di nati da madre straniera: in Emilia-Romagna (29,3%), Lombardia (28,5%) e Veneto (27,2%) oltre una nascita su quattro proviene da una coppia straniera o da una coppia con madre straniera e partner italiano. Le dinamiche di natalita’ sono il risultato di comportamenti riproduttivi simili a quelli del 2009, che sottolineano una lieve controtendenza rispetto a quanto rilevato nella prima parte dello scorso decennio. Nel 2010 il numero medio di figli per donna (TFT) e’ infatti stimato a 1,40, di poco inferiore all’1,41 del 2009.

Contrariamente alle positive prospettive emerse nei primi anni 2000, sembra dunque essersi assestata la fase di recupero della fecondita’ nazionale. Tale fenomeno si conferma anche nel contesto territoriale, laddove si registrano modeste variazioni del TFT, perlopiu’ di segno negativo. Il primato della maggiore riproduttivita’ spetta alle regioni del Nord, con in testa le due Province autonome di Trento e Bolzano (1,59 e 1,57 figli per donna, rispettivamente), seguite dalla Valle d’Aosta (1,54).

Aumenta la vita media degli italiani, ma in Italia nascono sempre meno bambini. Lo rivela l’Istat, che ha diffuso i dati sulle stime anticipate dei principali indicatori demografici relativi all’anno 2010 per un quadro aggiornato della situazione del Paese. Nel corso dell’ultimo anno la popolazione e’ continuata a crescere e ha superato i 60 milioni 600mila residenti al primo gennaio 2011, con un tasso d’incremento del 4,3 per mille. E la vita media ha compiuto ulteriori progressi: 79,1 anni per gli uomini, 84,3 anni per le donne con, rispettivamente, un guadagno di tre e due decimi di anno sul 2009.
Rispetto all’anno precedente risultano in calo tanto le nascite quanto i decessi, ma le prime in misura maggiore dei secondi. Ne consegue una dinamica naturale di segno ancor piu’ negativo (-0,5 per mille) rispetto al 2009.

NASCITE IN RIDUZIONE, PIU’ MAMME STRANIERE

I nati nel 2010 sono stati 557mila (da cui deriva un tasso di natalita’ pari al 9,2 per mille residenti), 12.200 in meno rispetto al 2009. Per rilevare un numero di nascite inferiore a quello del 2010 -spiegano dall’Istat- occorre tornare al 2005, anno in cui se ne rilevarono 554mila. La riduzione delle nascite rispetto al 2009 (-2,1%) risulta generalizzata su scala territoriale, tranne che per Molise (+2,3%), Abruzzo (+1,5), provincia autonoma di Bolzano (+0,6) e Lazio (+0,1). Anche la fecondita’ delle donne e’ in calo (1,4 figli per donna) e sembra essersi conclusa la fase di recupero cui si era assistito per ampia parte dello scorso decennio. In questo contesto diventa sempre piu’ importante il contributo alla natalita’ delle straniere: l’Istat stima che nel 2010 oltre 104mila nascite (18,8% del totale) siano attribuibili a madri non italiane (erano 35mila nel 2000 e 103mila nel 2009), di cui il 4,8 per cento con partner italiano e il restante 14 straniero. A una maggiore presenza e a un piu’ profondo radicamento della popolazione straniera sul territorio corrisponde, proporzionalmente, una maggior percentuale di nati da madre straniera: in Emilia-Romagna (29,3%), Lombardia (28,5%) e Veneto (27,2%) oltre una nascita su quattro proviene da una coppia straniera o da una coppia con madre straniera e partner italiano. (agi)

24 Gennaio 2011

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admin


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