LA BELLA FOTO – Back to the future. Tindari è.
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LA BELLA FOTO – Back to the future. Tindari è.

Cristian è nato a Patti, classe1987 archeologo e amante della fotografia. Ha già partecipato a diverse competizioni fotografiche ricevendo premi e riconoscimenti. Gli scatti per Tindari sono stati realizzati con reflex nikon 18-55 modalità seppia senza alcun ritocco digitale.

la foto in questione rappresenta la prima uscita della campagna multisoggetto ‘Tindari è’ che Antonella Giardina,teorico della comunicazione, sta curando per conto dell’associazione Argonauti e di cui riportiamo il commento La campagna di comunicazione è rivolta a promuovere il sito archeologico di Tindari in collaborazione con il dipartimento regionale dei BB.CC., la direzione del parco e la soprintendenza di Messina.

“Lamberto Vitali, un grande storico dell’arte e conoscitore della fotografia italiana, scriveva che la più interessante fotografia italiana è stata prodotta non dai professionisti, ma dai fotografi “irregolari”, appunto gli amatori.”
E in effetti, tale considerazione, a nostro avviso per nulla paradossale, si rinnova nel suo senso profondo tutte le volte che ci si trova dinanzi a una particolare inquadratura, a uno specifico prelievo di realtà, a un suo fugace frammento che parla al cuore con la forza di mille parole e di un lungo racconto.
Rapiti e immersi in quella “porzione di mondo” scorgiamo racchiusa l’intera struttura di una storia millenaria fatta di infiniti discorsi, di citazioni metalinguistiche, di sogni, di proiezioni di senso, di aspirazioni che possono solo essere sussurrate. Questa è la forza dell’immagine e del suo riuscire ad accogliere l’universale; questa è la carica emotiva dell’immagine quando possiede la capacità di farsi racconto; questa è l’utilità strumentale della tecnica al servizio del cuore.
Perché è ovvio che un bimbo di cui non si vede il volto, rappresenta tutti i bimbi del mondo; perché due bimbi che si prendono per mano rappresentano l’umanità intera dinanzi a un percorso di vita che può diventare destino per le generazioni future; perché è ovvio che una visione dal basso che si inchina di fronte alla propria storia gloriosa e passata è un atto di riverenza verso la Storia. Quella che verrà.
5 Luglio 2012

Autore:

admin


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