Altro che profili più o meno anonimi. L’albero di Brolo attizza ora la polemica, quasi legna da ardere in un buon camino, tra i comuni di Brolo e Sant’Angelo di Brolo. Dopo il post del sindaco Basilio Caruso che utilizzando una foto dell’albero natalizio brolese ha scritto “tagliarlo per fare un “bell’albero” di Natale è un gesto particolarmente intelligente?” . Immediata arriva la replica del sindaco di Brolo, che puntualizza, – nessuno scempio, quell’albero era destinato ad essere abbattuto – nessuno costo, è un regalo – e poi sottolineando “Non sarà “bello” ma è il nostro albero” in maniera perentoria afferma “devo uscire le unghie in difesa di Brolo non accettando ironie fuori luogo “.
Mentre stamani si sta lavorando per dargli un corredo di addobbi più visibili, e nei giorni scorsi diversi post su i social l’hanno messo al centro di attenzioni e confronti, tra la satira e la polemica, ieri questo fronte ha visto l’intervento anche di un sindaco “straniero”.
“Per crescere un albero così ci vogliono non meno di 10 anni. Tagliarlo per fare un “bell’albero” di Natale è un gesto particolarmente intelligente?”
A scriverlo su facebook è il sindaco di Sant’Angelo di Brolo. Basilio Caruso.
Postando una foto, opportunamente ritagliata, ma inequivocabilmente scattata a Brolo che ritrae l’albero che l’amministrazione si apprestava ad issare al centro del paese.
Un commento vuoi tinto di ecologismo e di ambientalismo, ma anche, in molti letto così, come una stoccata all’amministrazione – mai citata – guidata da Irene Ricciardello.
Alcuni mi piace, due commenti a supporto come quello del sindacalista Pippo Ridolfo “… è lo stesso pensiero che ho fatto io stamattina vedendolo per terra in attesa di piazzarlo” e di Vanni Giuffrè “Tradizioni ormai superate che distruggono quel poco che resta della nostra natura.- che suggerisce anche – Ma fate un bel presepe come Dio comanda”.
Un’invasione di campo viene definita, e ritornando ad un articolo pubblicato recentemente, quasi un’entrata a gamba tesa.
Infatti a rispondere stamani è direttamente il sindaco di Brolo
Caro collega, – scrive Irene Ricciardello – è evidente che a qualcuno piace oltremodo il sapore della polemica.
Non a me, ma mi corre l’obbligo di rettificare quanto da te affermato.
Quello che denunci è totalmente inesatto.
L’albero di Natale che il comune di Brolo ha ricevuto in regalo dal sindaco di Floresta, Gaetano Marzullo – il cui gesto amicale è profondamente apprezzato da una comunità che, per le note ragioni finanziarie, diversamente, non ne avrebbe avuto uno, e che ringrazio calorosamente – proviene da un bosco le cui risorse sono state cedute in vendita per alimentare una centrale energetica sita in Calabria.
Va da sè che nessun torto è stato commesso nei confronti dell’ambiente verso il quale tanto la mia amministrazione quanto quella dell’amico Marzullo hanno sempre mostrato grande cura e rispetto.
Lo stesso rispetto che, collega caro, devo alla mia collettività: e quando ironicamente parli di “bell’albero” con tanto di virgolette a voler sottolineare l’illusione ironica, devo uscire le unghie in difesa di Brolo.
Viviamo una condizione di profondo disagio economico per ragioni non imputabili a noi ma che sono conosciute e sulle quali non c’è bisogno di tornare in questa sede.
Tali circostanze non ci mettono nelle condizioni di sborsare quattrini per addobbare un albero degno del Rockefeller Center di New York.
Ma abbiamo comunque il nostro simbolo, quello attorno al quale stringerci come comunità.
Non sarà ricco, sfarzoso, pieno di cristalli come a Milano, di luci come a Londra, ma è il nostro albero e questo, già di per sè, lo rende bellissimo!
“La bellezza sta negli occhi di chi guarda” (Piccolo Principe)
Puntualizzazione anche dal presidente del consiglio, Peppe Miragfia: “Quell’albero era destinato al taglio, soffocava altri alberi ed era danneggiato ovviamente se fosse stato un albero destinato ad “invecchiare” non solo non ci saremmo mai sognati di chiederlo, nessuno lo avrebbe regalato, ma sopratutto non sarebbe stato possibile tagliarlo. Questo per troncare sul nascere eventuali polemiche strumentali strappalacrime da ambientalisti dell’ultimo secondo. Buone feste a tutti”.
… Aria di Natale.. mentre i quattro vecchietti che stamani guardavano dalla panchina l’albero commentavano ” ahh… se ognuno si taliassi u so‘ immu!”!
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