L’ottimismo della volontà contro il pessimismo della ragione, diceva Gramsci. Ma per essere ottimisti sullo stato della sinistra ci vuole molta, troppa volontà!
Oggi mi è capitato tra le mani un libro di Vittorio Foa, Miriam Mafai e Alfredo Reichlin, “Il silenzio dei comunisti”, su come sia calato l’oblio su un pezzo importante della nostra storia e si siano relegati nello spazio dei ricordi come una ingombrante parentesi non solo la storia del PCI, ma anche le passioni, i meriti, i limiti di tanti uomini e donne che hanno creduto di poter costruire un futuro diverso.
Il loro impegno meritava certamente qualcosa di meglio di questo PD in cui pare che l’oggetto principale della discussione siano i brogli nelle primarie per scegliere il leader (io sono nostalgico del periodo in cui si eleggeva il segretario e si discuteva di mozioni o di documenti congressuali).
Per autoconsolarmi trascrivo una frase di Vittorio Foa: “Se vogliamo che le cose migliorino dobbiamo pensare che possano migliorare; la scelta è fra un mondo di possibilità e un mondo di fallimenti”.
Turi Schepis