LEGAMBIENTE LONGANO – Terme Vigliatore, scarico fognario all’interno della saia all’altezza di contrada Mollerino
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LEGAMBIENTE LONGANO – Terme Vigliatore, scarico fognario all’interno della saia all’altezza di contrada Mollerino

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Nuova segnalazione di Legambiente del Longono

Legambiente del Longono prosegue l’attività ispettiva ambientale sull’intero comprensorio e questa volta il pollice verde ambientalista denuncia la presenza di uno  scarico fognario  all’interno della saia all’altezza di contrada Mollerino  (Terme Vigliatore) per la rottura di due pozzetti della rete fognaria (sotto il ponte che attraversa la S.S. 113 altezza vecchio ponte della ferrovia) con la conseguenza che le sostanze inquinanti vanno ad immettersi direttamente nella saia mischiandosi con il rigagnolo di acque bianche di essa.
Da un’attenta analisi – afferma il presidente Carmelo Ceraolo – sembra che il danno sia da imputare alla rottura di due pozzetti della condotta fognaria gettando le basi per un problema ambientale non indifferente, in quanto i due pozzetti saltati non permettono di far defluire i reflui in modo corretto.  I liquami di origine organica continuano a sversarsi nella saia mischiandosi alle acque bianche con un inquinamento inevitabile e gli odori nauseabondi derivati dagli scarti sono ben sopra la soglia della tollerabilità umana. Il fenomeno crea notevoli disagi e problemi di natura igienico-sanitaria, favorendo altresì la proliferazione di insetti molesti e fastidiosi (mosche, zanzare, moscerini…). Da sopralluogo effettuato a monte del problema la presenza di carcasse di topi in avanzato stato di decomposizione compromettono ulteriormente la situazione igienico -sanitaria Tali condizioni, naturalmente, si accentuano , in quanto l’assenza delle piogge comporta la sola presenza nel torrente dei liquami fognari e del piccolo rigagnolo di acque bianche proveniente da monte dal Comune di Rodì Milici . Le acque che vengono raccolte attraverso le reti fognarie e, sono costituite dall’insieme delle acque reflue domestiche, e meteoriche di dilavamento. Quindi risulta inevitabile che in periodi di pioggia o viceversa in estate con l’aumento della popolazione si possano avere situazioni di forte criticità dovute al fatto che le portate afferenti alle reti fognarie, sono molto superiori a quelle trasportabili e trattabili, oppure molto probabilmente a valle  la creazione di un tappo che ha fatto saltare i tombini della rete fognaria che passa sotto la Saia Mollerino all’interno della rete fognaria impedendo  il normale corso, con problemi igienico sanitari ed ambientali. Sempre più spesso le disfunzioni sono legate a fogne e collettori sovraccarichi, alla mancata separazione al fatto che nei tubi arrivi di tutto, provocando intasamenti e attivazioni di by pass che riversano direttamente nelle saie o nei torrenti le acque luride.
Sulle criticità in questione Legambiente del Longano sollecita le autorità preposte, il sindaco di Terme Vigliatore, l’Asp, l’assessore all’ambiente, affinchè si attivano con i necessari interventi atti alla risoluzione del problema.
“E’ necessario – continua Ceraolo – che vengano attivati da subito gli interventi necessari per rimettere in sesto il sistema di raccolta e trattamento delle acque di scarico al fine di evitare che la condizione ambientale sopra descritta possa ulteriormente degenerare con conseguente pregiudizio per la salute pubblica. Sempre di più le vicende di inquinamento ci parlano di un sistema fognario che non regge  e ha bisogno di grandi investimenti. Se le rotture di un sistema della conduttura fognaria che come in questo caso, possono anche essere eventi accidentali, non è accettabile che a pagarne le conseguenze siano sempre i cittadini”
Legambiente del Longono prosegue l’attività ispettiva ambientale sull’intero comprensorio e questa volta il pollice verde ambientalista denuncia la presenza di uno  scarico fognario  all’interno della saia all’altezza di contrada Mollerino  (Terme Vigliatore) per la rottura di due pozzetti della rete fognaria (sotto il ponte che attraversa la S.S. 113 altezza vecchio ponte della ferrovia) con la conseguenza che le sostanze inquinanti vanno ad immettersi direttamente nella saia mischiandosi con il rigagnolo di acque bianche di essa.
Da un’attenta analisi – afferma il presidente Carmelo Ceraolo – sembra che il danno sia da imputare alla rottura di due pozzetti della condotta fognaria gettando le basi per un problema ambientale non indifferente, in quanto i due pozzetti saltati non permettono di far defluire i reflui in modo corretto.  I liquami di origine organica continuano a sversarsi nella saia mischiandosi alle acque bianche con un inquinamento inevitabile e gli odori nauseabondi derivati dagli scarti sono ben sopra la soglia della tollerabilità umana. Il fenomeno crea notevoli disagi e problemi di natura igienico-sanitaria, favorendo altresì la proliferazione di insetti molesti e fastidiosi (mosche, zanzare, moscerini…). Da sopralluogo effettuato a monte del problema la presenza di carcasse di topi in avanzato stato di decomposizione compromettono ulteriormente la situazione igienico -sanitaria Tali condizioni, naturalmente, si accentuano , in quanto l’assenza delle piogge comporta la sola presenza nel torrente dei liquami fognari e del piccolo rigagnolo di acque bianche proveniente da monte dal Comune di Rodì Milici . Le acque che vengono raccolte attraverso le reti fognarie e, sono costituite dall’insieme delle acque reflue domestiche, e meteoriche di dilavamento. Quindi risulta inevitabile che in periodi di pioggia o viceversa in estate con l’aumento della popolazione si possano avere situazioni di forte criticità dovute al fatto che le portate afferenti alle reti fognarie, sono molto superiori a quelle trasportabili e trattabili, oppure molto probabilmente a valle  la creazione di un tappo che ha fatto saltare i tombini della rete fognaria che passa sotto la Saia Mollerino all’interno della rete fognaria impedendo  il normale corso, con problemi igienico sanitari ed ambientali. Sempre più spesso le disfunzioni sono legate a fogne e collettori sovraccarichi, alla mancata separazione al fatto che nei tubi arrivi di tutto, provocando intasamenti e attivazioni di by pass che riversano direttamente nelle saie o nei torrenti le acque luride.
Sulle criticità in questione Legambiente del Longano sollecita le autorità preposte, il sindaco di Terme Vigliatore, l’Asp, l’assessore all’ambiente, affinchè si attivano con i necessari interventi atti alla risoluzione del problema.
“E’ necessario – continua Ceraolo – che vengano attivati da subito gli interventi necessari per rimettere in sesto il sistema di raccolta e trattamento delle acque di scarico al fine di evitare che la condizione ambientale sopra descritta possa ulteriormente degenerare con conseguente pregiudizio per la salute pubblica. Sempre di più le vicende di inquinamento ci parlano di un sistema fognario che non regge  e ha bisogno di grandi investimenti. Se le rotture di un sistema della conduttura fognaria che come in questo caso, possono anche essere eventi accidentali, non è accettabile che a pagarne le conseguenze siano sempre i cittadini”

7 Settembre 2016

Autore:

redazione


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