LETTERA APERTA – Dopo gli ultimi femminicidi, una lettera aperta contro l’immobilismo istituzionale
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LETTERA APERTA – Dopo gli ultimi femminicidi, una lettera aperta contro l’immobilismo istituzionale

Quella di Angela Giordano Lo Ricco, titolare del Centro studi Cenforum scrive al comandante dei carabineri ed al sindaco di Patti.

Lei alza la voce contro il silenzio delle istituzioni.

A seguito della tragica sorte di Sara Campanella e senza dimenticare quella di Giulia Cecchettin e la recentissima morte  di Ilaria Sula , Angela Giordano Lo Ricco ha inviato una lettera congiunta al Comandante dei Carabinieri di Patti, dr. Giuseppe Rinella, e al Sindaco, dr. Gianluca Bonsignore, per sollecitare una presa di posizione netta e decisa contro un sistema che continua a negare l’evidenza dello sfascio sociale e ignora le attività di studio volte a indagare sulle devianze e fragilità dei giovani.

Nella sua lettera, Giordano Lo Ricco denuncia l’immobilismo di un sistema educativo che da oltre vent’anni non si evolve, lasciando i giovani privi di strumenti adeguati per affrontare le sfide della vita.

“Grido contro una scuola che continua ad improvvisare, favorita dai silenzi di chi, con povertà di mente e giochi di potere, frena i percorsi in avanti”, afferma con determinazione.

Il suo appello è chiaro: riformare l’istruzione con metodi sistematici e specifici che fortifichino interiormente i giovani, affinché non siano vittime di un vuoto di valori alimentato da influencer e da chi semina confusione.

Un grido che non può essere ignorato

L’inizio della lettera è un appello forte e diretto:

“Lettera congiunta indirizzata alle massime autorità di Patti: Il sangue versato da Sara Campanella è ancora caldo. Prima che si giri pagina io GRIDO!!!

Grido contro il degrado mentale che ci affonda E LE MAFIE DEL SILENZIO che impediscono il trionfo del BENE.*

Giordano Lo Ricco richiama tutti alle proprie responsabilità e all’urgenza di interventi concreti per porre fine al silenzio istituzionale. Denuncia il perpetuarsi di una condizione in cui il silenzio, sia per ignoranza che per interessi personali, agisce come un tumore che impedisce ogni risanamento sociale. E invita ad agire subito: “Bisogna in questo caso cominciare da zero e, partendo dalla conoscenza dei metodi culturali elaborati dalla scrivente a prevenzione dei mali che insistono su diversi fronti, BATTERE PIEDI E PUGNI perché L’INFORMAZIONE ARRIVI SUBITO E PUBBLICAMENTE ALLE ISTITUZIONI DI ROMA”.

Una battaglia per il futuro dei giovani

Dopo oltre quarant’anni di studio e impegno nel campo della formazione e della prevenzione, Angela Giordano Lo Ricco non intende fermarsi.

Il suo messaggio è rivolto a tutti: genitori, educatori, istituzioni. Non si può più assistere passivamente alla crescita di giovani privi di strumenti per affrontare il mondo, lasciati alla mercé di un sistema educativo obsoleto e di una società che premia la superficialità.

Il suo grido è un richiamo alla responsabilità collettiva, un invito a rompere il muro del silenzio e a lavorare affinché i giovani siano finalmente difesi, arricchiti e valorizzati.

È un appello che non può essere ignorato.

 

 

3 Aprile 2025

Autore:

redazione


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