A cura di Italo Zeus
Quando tutto sembra crollare, ecco che arriva la luce. Perché nessuno scoglio ostacolerà mai il mare, disse qualcuno…
Eclettica. Oscura. Ma anche speranzosa.
Così la storia de “Il tatuatore di anime”, prima fatica letteraria dell’insegnante e giornalista Alessandra Pirri. Un libro che fa riflettere, che porta alla luce la trama dai fili taciuti di una Milano che non è solo moda e luci.
Protagonista, Elisabetta. Una donna in carriera di origini meridionali che cade nelle grinfie di una setta.
Perché il 2019 è anche questo.
Una coltre velata di misteri paurosi che inibiscono il libero arbitrio.
Le sette esistono. Ci sono. Si muovono in mezzo a noi. Rappresentano una buona fetta di vita, celata da un perbenismo apparente. Ed ecco il padrino, un babalawo cubano che irretisce la ragazza e le toglie la voglia di vivere.
Il problema è tutto lì: soccombere alla morte dell’anima, o riprendere il corso della quotidianità.La setta crea dipendenza. La setta dà una parvenza di potere ai propri adepti. La sente succhia l’energia vitale, restituendo un successo apparente. Ma tutto si va disgregando. La vita rimane prigioniera di una parvenza di potere.
Elisabetta si trova pertanto davanti a una scelta. Anteporre la chiarità della vita, all’oscurità della morte. Svilupparsi, oppure continuare a staccarsi e precipitare.
“Non dovremmo mai negare a noi stessi la possibilità di essere felici”, afferma Elisabetta. Perché la vita è magia, una scintilla creativa che non ha niente a vedere con l’esoterismo. O quasi. La vita è gioire, amare, affrontare i problemi, soffrire a volte, ma comunque esistere e anteporre l’anima alla ragione.
Normale e paranormale si intrecciano nel romanzo, ma lasciano in sospeso il dubbio che qualcosa di oltre ci sia. D’altronde, come dice lo stesso coprotagonista maschile del romanzo, Leone, uomo meraviglioso che non di esserlo, “Esiste qualcosa che non si vede. Ma c’è. Impalpabile, sottilissima, muta. Molti non lo sanno. Però c’è. Il nostro spirito, è tatuato dal ricordo. Dall’amore. Dalla speranza”.
Occorre essere resilienti. Uscire e vivere. E circondarsi di persone che amiamo.
“Ho scritto perché desidero che gli altri sappiano ciò che viene taciuto – afferma Alessandra Pirri -. Ho scritto perché voglio spronare chi è vittima di raggiri, che esiste un modo per venirne fuori, per gioire, provare sentimenti, conquistare con fatica un posto nel mondo accanto a chi vogliamo bene. Mi è stato chiesto più volte se ci sarà un secondo romanzo. Certo che ci sarà. Lo sto già scrivendo. Noi tutti non dovremmo stare accanto a persone che hanno bisogno di noi. Dovremmo noi dare la speranza alle persone. Io stessa, non dico più ‘stammi vicino’, ma affermo con sicurezza ‘io ti sto vicino’.Perché la vita non si conclude con la speranza. La vita, si conclude sempre con la vita”.
Un inno alla gioia?
Non proprio.
Piuttosto, un incitamento ad avvicinarsi al sole. “Perché vivere significa osare”, afferma Elisabetta. Ma l’autrice a questo sorride e tace. C’è tanto di lei, in ciò che viene narrato.
Italo Zeus
Il libro è stato recentemente presentato a Brolo. E’ edito da Armenio Editore e si trova nelle migliori librerie e su internet.
ALESSANDRA PIRRI – Sabato ha presentato a Brolo il suo libro “il Tatuatore di Anime”
LIBRI ALLA “MULTIMEDIALE – Alessandra Pirri presenta il “Tatuatore di Anime”