Il “maestro”Antonino Speziale presenta la sua terza esperienza letteraria. Un altro libro dedicato a Brolo dove racconta la sua esperienza politico-amministrativa negli anni Settanta. Un libro che non è solo fatto di ricordi ma che permette un’analisi su quei tempi. Questo nei saloni dell’Alberghiero, il 23 marzo, alle ore 9,30.
La presentazione editoriale sarà introdotta dalla professoressa Bianca Fachile, dirigente dell’IPSAR brolese, mentre il professor Daniele Macris curerà, nel suo dire, gli aspetti storici-letterari del volume. Quindi la lettura di alcuni brani del libro alla presenza dell’autore. Coordinatrice dell’evento sarà la professoressa Marinella Speziale.
Il volume gode della prefazione di Michelangelo Gaglio, raccoglie alcune testimonianze come quelle di Irene Ricciardello, Nino Ricciardello, Maria Ricciardello e della moglie dell’autore Maria Letizia e si sviluppa in 21 capitoli, dove viene raccontata, come in un film, la “storia” di Brolo a cavallo degli anni settanta, con diversi flashback.
Scorrendo tra le pagine ci si legge di elezioni amministrative, già a partire da quel del 1946; dei “giovani” d’allora che poi caratterizzarono, dando una svolta alla politica locale, la campagna elettorale del 1965, quella che Nino Speziale definisce come “l’inizio di una nuova stagione”.
Il libro, edito da Armenio Editore, diventa un vero e proprio documento storico, e inizia ricordando come nelle elezioni amministrative del 1970,la lista Dc fronteggio, nell’incertezza finale, l’avanzata dell’UPB, rammenta i protagonisti del tempo, come l’avvocato Peppinello Garofalo primo eletto, i contrasti all’interno della DC che portarono nel 1974 alle dimissioni dell’onorevole Nino Germanà deputato regionale, e che per 28 anni era stato indiscusso sindaco di Brolo.
Storie politiche e personali che l’autore ha vissuto in prima persona, indossando anche la fascia tricolore da primo cittadino, nel maggio del 1974.
Emergono i ricordi di Pippo Fonti, e del suo inusuale ufficio che ubicato nella “forgia”, del “malessere” tra i commerciati del tempo per licenze non concesse, delle prime opere pubbliche “popolari” come il lungomare e il campo di calcio, giunto ai tempi della grande Tiger di Melo Cipriano.
E’ un libro, come un album dei ricordi, sopratutto per gli addetti ai lavori, che rammenta la vicenda dell’Eas, di piani di fabbricazione, ma anche dei primi sacchi di Brolo, quelli legati all’edilizia, di un Municipio che si spostava dagli uffici di via Libertà, nelle case popolari, alla nuova sede, quella attuale lungo la via Dante, appena ultimata; dell’arrivo dei cantieri dell’autostrada e del benessere che portarono all’economia locale, e che affonda i suoi ricordi anche sull’effimero che caratterizzava la vita locale, non dimenticando le serate danzanti, per carnevale, all’Artigianato.
Poi sfogliando il libro, i ricordi di Nino Speziale portano il lettore a metà degli anni settanta, al tempo della “Spiga”. Una lista nata contro la “Dc ufficiale” e la sua vittoria definita quella della “Rinascita Brolese”, con i volti emergenti che caratterizzeranno in futuro la vita politica locale, ove già si avvertivano segni di disaggi legati all’agire della manovalanza criminale, con macchine arse dal fuoco e il tritolo lasciato esplodere.
Speziale, racconta e si racconta, sino alla lettera che scrisse per rassegnare le sue dimissioni del sindaco. “Una decisione improvvisa ed autonoma” scrive per evidenziare quella notizia che sorprese tutti e che vide, il passaggio del testimone della reggenza del comunale al nuovo sindaco, Peppinello Garofalo.
Un libro dove c’è spazio per foto e e racconti, emergono personaggi come per esempio Eugenio Di Stefano, uomo colto e disponibile che animò con stile l’opposizione consiliare, ma anche da spazio e notizia sui ruoli avuti di uomini della maggioranza e dell’opposizione del tempo.
Un libro che non è solo memoria perchè rivedendo quelle store, le conseguenze che ebbero su fatti e cose di Brolo, permette anche di rileggere, passati trentanni, e comprendere a chi servirono e giovarono certe scelte.
Un libro da avere… a memoria ma anche per riflettere.