LIBRI – La mafia vista con gli occhi di Rosario, un ragazzino figlio di un pentito.
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LIBRI – La mafia vista con gli occhi di Rosario, un ragazzino figlio di un pentito.

 

 

La mafia vista con gli occhi di Rosario, un ragazzino figlio di un pentito, che grazie alla propria diversità caratteriale e ad un animo diverso, comprende la possibilità di scegliere una vita diversa.

È questa la storia del nuovo romanzo di Annamaria Piccione dal titolo “la musica del mare”, che è stato presentato stamani al Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca.

SAM_0220Ad assistere all’incontro con la scrittrice siracusana sono stati i ragazzi dell’istituto medio “Giuseppe Mazzini”. Ed è proprio ai giovani che si rivolge Annamaria Piccione ricordando a loro, e forse anche un po’ a se stessa, come la sicilianità non sia sinonimo di mentalità mafiosa come, invece, spesso viene dipinta “troppo spesso il fenomeno mafioso viene ancora considerato parte integrante del modo di essere della nostra bellissima terra – ha commentato Annamaria Piccione – purtroppo troppo spesso si pone l’accento sul fatto che i boss mafiosi siano siciliani ma nessuno si ferma a pensare che anche i martiri della mafia come Falcone, Borsellino, Don Pino Puglisi oppure Peppino Impastato lo fossero.

Inoltre – continua la Piccione –  molti commettono l’errore di credere che basti non parlare di mafia per fare un favore alla Sicilia; invece io credo l’esatto opposto ”. il legame della scrittrice siracusana con la città di Messina è comunque molto forte, visto che entrambe le città nell’immediato dopoguerra venivano identificate come le “città babbe della Sicilia” vista l’assenza di cosche mafiose al contrario di realtà come Palermo, Catania o Marsala.

SAM_0222Annamaria Piccione inoltre spiega la sua scelta di rivolgersi ad un pubblico così giovane e come la lotta alla mafia può essere intesa al giorno d’oggi “io sono un’ottimista per natura – ha precisato la Piccione – sono un’amante del classico lieto fine per questo scrivo romanzi per ragazzi altrimenti sarei costretta a scrivere romanzi di satira o eccessivamente psicologici in cui io non mi raffiguro. Al giorno d’oggi – continua – purtroppo i giovani conoscono di meno i martiri della lotta alla mafia in confronto magari a qualche anno fa, però sta a ognuno di noi fargli capire il significato delle vite di questi uomini”.

“La musica del mare” vuole essere un romanzo di speranza che vuole condurre i giovani a pensare oltre le impostazioni predefinite, esattamente come il protagonista, Rosario, che non capisce il perché suo padre viene disprezzato da amici e familiari, per il suo pentimento, se a scuola e in televisione  sente dire che mafia è sbagliata. Proprio questa inquietudine lo porterà a separarsi dagli ambienti e dalle persone a lui più vicine fino a fargli scoprire nuovi sentimenti e nuove passioni grazie alla dolce Anna e al maestro di musica Tancredi.

Proprio questi personaggi fanno capire a Rosario cosa vuole : essere diverso e prendere una strada diversa in confronto a suo fratello Paolo che, nel frattempo, è diventato un punto fisso della cosca.

Antonio Macauda

28 Marzo 2012

Autore:

admin


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