di Gabriele Scaffidi Militone
“I Magnifici 13†contiene tredici storie, tutte con protagonisti dei ragazzi, nelle quali vengono evidenziati i principali pregi e difetti di noi giovani.
In queste storie i protagonisti hanno tutti caratteristiche differenti fra loro, ma che rappresentano varie situazioni sociali che rispecchiano la realtàe che ci fanno capire quanto siano importanti molte doti a cui di solito non diamo importanza, come l’intelligenza, la capacitàdi saper perdonare e anche il saper vivere con quello che abbiamo.
Il titolo del libro deriva da una storia contenuta in esso che racconta di tredici amici che durante l’estate organizzano una rappresentazione magnifica della storia di “Romeo e Giuliettaâ€Â.
Mentre altre storie molto significative sono quella di Alberto, alunno orfano di padre, che pur avendo conosciuto l’uomo che probabilmente era il responsabile della morte del padre, decide di avere pietàdi lui e di perdonarlo.
La seconda storia che mi è piaciuta di più perché colma di contenuto è quella di Kiwù, un ragazzino che abita in una parte del Sahara colpita da forti carestie che sterminano la popolazione e il bestiame, che fa una brutta fine a causa della sua ignoranza e del suo scarso intuito. Mi è piaciuta molto perché ci fa capire l’immensa importanza dell’intelligenza e della consapevolezza delle cose, in ogni circostanza della vita.