L’INTERVISTA – Basilio Ridolfo: a Ficarra, “Situ Festival” ed altre storie
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L’INTERVISTA – Basilio Ridolfo: a Ficarra, “Situ Festival” ed altre storie

Tra cultura e visione, Ficarra si scopre protagonista.

Dopo il successo del Sìtu Festival, che ha trasformato per dodici giorni il borgo nebroideo in un laboratorio d’arte e relazioni umane, il sindaco Basilio Ridolfo traccia un bilancio di un’estate intensa e guarda al futuro.

Tra un calendario di eventi che ha animato piazze e comunità e l’avvio del progetto di rigenerazione urbana, Ficarra si muove con una doppia direttrice: valorizzare la propria identità culturale e costruire strategie concrete contro lo spopolamento.

In questa intervista il primo cittadino racconta emozioni, prospettive e sfide di un percorso che intreccia memoria, innovazione e partecipazione.

Intervista al Sindaco di Ficarra Basilio Ridolfo

Tra il successo di Sìtu Festival e il progetto di rigenerazione urbana

Sindaco, Ficarra ha appena vissuto dodici giorni intensi con Sìtu Festival. Che bilancio si sente di tracciare?

Direi straordinario, sotto ogni punto di vista. Non solo artistico, anche umano. Sono arrivati giovani artisti che hanno lasciato opere, installazioni, performance musicali, ma soprattutto hanno portato vita non solo nel nostro centro storico ma in tutto il paese, trasformando Ficarra in un centro attrattore.  Hanno animato le piazze, parlato con la gente, chiesto e ricevuto aiuto. Sono andati via commossi, con le lacrime agli occhi, promettendo di tornare. Qualcuno ha persino detto di voler acquistare casa qui: segno che hanno trovato un ambiente autentico, a misura d’uomo.

Quindi un festival che è andato oltre l’arte…

Esatto. Quello che ha fatto Mauro Cappotto è di straordinaria importanza.

Innanzi tutto è il frutto di un lavoro attento che dura da anni, fatto di trame, dialoghi, esperienze, tessute con maestria, accortezza ma anche grande umiltà. Situ non è stato solo un evento artistico: è stato un progetto di valorizzazione territoriale. La cultura, il paesaggio, l’ambiente si sono fusi in un intreccio formidabile. Gli artisti non si sono limitati a produrre arte, hanno prodotto e ricevuto umanità. Questo mi ha commosso profondamente. E devo ringraziare i miei concittadini che hanno sposato questo progetto con un entusiasmo davvero esemplare.

Un tassello che ha chiuso un’estate ricca di appuntamenti…

Sì, possiamo dire che Sìtu Festival sia stata la “chicca finale”. L’estate di Ficarra ha offerto un mix equilibrato di eventi: dalla commedia popolare ai concerti di qualità – e ricordo semplicemente il concerto dei Patagarri – , dalla Festa dell’Emigrante a “Notturno d’Autore” con presentazioni di libri molto partecipate, come quelle di Ranucci e Luciano Armeli Japichino. Abbiamo cercato di proporre un calendario che tenesse insieme cultura, intrattenimento e momenti di comunità. Penso che ci siamo riusciti, e questo rende orgogliosa tutta la nostra comunità.

Ecco io ritengo che Mauro ha centrato in questa questa stagione estiva”.

In parallelo, il Comune ha avviato un percorso di rigenerazione urbana. A che punto siamo?

Siamo in una fase cruciale. Con la costituzione dell’Ufficio per la rigenerazione urbana stiamo facendo un censimento degli immobili, verificando disponibilità e possibili forme di riuso. Già oggi questo lavoro ha prodotto risultati in termini di programmazione. A breve, saremo in grado di presentarci a bandi per contratti di sviluppo o attrarre imprenditori privati con una visione chiara del futuro del nostro centro storico.

Un progetto che lei ritiene strategico?

Assolutamente. Non è solo una scelta amministrativa: è una visione. Altri comuni faticano persino a pensare progetti di questo tipo. Noi invece vogliamo essere all’avanguardia. La rigenerazione urbana è lo strumento con cui possiamo combattere lo spopolamento e restituire a Ficarra un futuro. Cultura e rigenerazione, insieme, sono le nostre risorse più forti.

foto Situ Festival

2 Settembre 2025

Autore:

redazione


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