L’informatore della polizia è sempre esistito, ma Internet sta rivoluzionando anche il sistema di raccolta delle “soffiate”: nasce un nuovo sito per raccogliere informazioni contro le organizzazioni criminali: www.mafialeaks.org.
Scopo del sito è raccogliere le informazioni riguardanti le attività mafiose attraverso delle vere e proprie “soffiate” digitali. L’obiettivo è quello di contrapporsi al noto motto “Niente vitti e niente sacciu”, diffuso nelle zone ad alta intensità mafiosa e tipicamente “omertose”, in cui la raccolta delle informazione da sempre è stata difficile, se non ricorrendo ai pentiti.
Due sono i principali problemi del sito, tali da poterne compromettere lo sviluppo, se non tenuti debitamente in considerazione.
1) Garantire l’anonimato degli informatori
Come avviene per ogni “informatore” di polizia, il sito deve necessariamente garantire in modo assoluto la fonte. Per questo, il sito sfrutta una piattaforma opensource, che si può visitare solo dal software Tor, che si basa su un sofisticato sistema di comunicazione anonima per Internet di seconda generazione.
In ogni caso è opportuno comunque ricorrere a eventuali cautele, come evitare di collegarsi e fare “soffiate” dal computer di casa, ma preferire computer situati in luoghi esterni e pubblici.
2) Evitare che si presti come strumento delatorio, anche dalle stesse organizzazioni criminali
L’utilizzo di un sito anonimo potrebbe consentire facilmente di strumentalizzare le informazione raccolte che potrebbero essere “pilotate” o organizzate dalle stesse organizzazioni criminali per “guerre” interne contro eventuali rivali o anche per calunniare o diffamare persone perbene, del tutto estranee alla criminalità organizzata o perché fastidiose alle stesse.
Il sito non è pubblico ma è gestito da privati, anche se ha l’obiettivo di offrire le informazioni per il bene della collettività. L’informatore, infatti, potrà scegliere a chi trasmettere l’informazione fornita, scegliendo tra quelle che sono individuate come persone fidate: tra le persone fidate al momento vi sono le Forze dell’ordine (per agire), i Giornalisti (per informare) e le Associazioni antimafia (per aiutare).
Le informazioni ricevute sono distinte in tre grandi categorie
Whistleblowers
È il termine inglese per definire il cosiddetto “informatore” o anche “spione”. Si tratta di persone interne alle organizzazioni criminali, che per diverse motivazioni hanno deciso di collaborare o denunciare gli illeciti commessi, in maniera anonima. È lo spazio destinato alla raccolta di materiale di vario genere come foto, audio, dati in formato cartaceo o digitale, anche utili alla localizzazione di esponenti di clan mafiosi e di attività economiche riconducibili agli stessi per consentirne il sequestro.
Vittime
È lo spazio dedicato alle persone che sono vittime di attività criminali, che hanno subito reati e hanno così deciso di segnalarli in modo anonimo. È il caso ad esempio degli imprenditori che subiscono estorsioni o di chi ha ricevuto prestiti usurari. Il sito raccoglie informazioni anche da vittime dello sfruttamento della prostituzione, per reati di tipo ambientale, turbative di gare d’appalto, ecc.
So qualcosa
Spazio libero e residuale per chi intende comunque informare di quanto a conoscenza riguardante attività di tipo mafioso. Questo spazio raccoglie informazioni di qualsiasi genere, anche legate all’individuazione di soggetti prestanome, conti correnti, rifugi di boss mafiosi, nomi e cognomi o qualsiasi informazione. È necessario, però, che le informazioni trasmesse siano avallate da un minimo di prove.
Fonte e foto: http://www.laleggepertutti.it/42537_il-sito-dove-puoi-denunciare-anonimamente-mafiosi-e-criminali-mafialeaks