Intervista realizzata da Giulia Quaranta Provenzano
Oggi la blogger Giulia Quaranta Provenzano ci propone un breve focus sul cantautore MaLaVoglia, all’anagrafe Gianluca Giagnorio…
Ciao Gianluca! Qual è stata la tua reazione nell’aver appreso di essere stato scelto per presenziare ed esibirti durante le puntate del music talent NOKEP GENERATION, presso il centro commerciale La Corte Lombarda e quale artista dello spettacolo “Lucio c’è” – a dieci anni dalla sua scomparsa? “Ciao Giulia! Ho ricevuto la notizia di essere parte del detto nuovo format televisivo di NOKEP TV a fine settembre. Abbiamo dovuto pensare bene a come strutturare la mia presenza, interattiva, all’interno del programma. Alla fine abbiamo trovato la quadra migliore e, dopo la prima puntata di rodaggio del 5 novembre, è stato tutto un crescendo. Il mio secondo posto alla I° Edizione proprio di NOKEP Tv l’ho considerato una vittoria. Non è, infatti, usuale vedere un cantautore che sale sul podio – di un contest nazionale – nei tempi della trap, dell’indie elettropop e del cyberpunk… è stato un viaggio fantastico. A partire da tale mia personale vittoria, ho iniziato un altro percorso che sta portando alcuni frutti e attendo che maturino. Adesso, di NOKEP GENERATION, sono rimaste solo altre due puntate e cercherò di godermele. Per quello che concerne i racconti, la musica e la poesia con Marcello Balestra (voce narrante dell’omaggio, al Teatro Bello di Milano, a Lucio Dalla), invece, sapevo che la prima del progetto era andata molto bene e che ne avrebbe fatta un’altra… tuttavia è stata inaspettata la sua seconda chiamata, ché la riconferma è necessario sempre conquistarsela. Mi fa molto piacere far parte di questo spettacolo tanto carico di emozioni e penso che dovrebbero vederlo tutti, in quanto non è uno spettacolo su Lucio Dalla bensì è uno spettacolo circa il vissuto di chi, Lucio, l’ha vissuto davvero”.
Quali pensi che siano le tue peculiarità a livello artistico, la tua cosiddetta firma? “Il non assomigliare a nessuno… Sono io e sono tante cosiddette cose diverse”.
In un cantante, musicista, cantautore cos’è che ti colpisce subito e che – per quello che ti riguarda – trovi massimamente interessante e valevole? “Sicuramente la capacità di coinvolgere l’ascoltatore con la voce e l’emozione che ci mette appunto nella voce”.
Di Lucio Dalla, uomo e artista, cosa hai amato e ami tanto da fungere ancora oggi da faro per te? “Amo la sua capacità di non essere stato oggetto di categorizzazioni, di non avere cioè mai adottato etichette …e di essere sempre stato se stesso in ogni genere, differente, rappresentato nei suoi brani”.
Di Giulia Salemi, al di là della più comune retorica, cosa ci dici? “Ho incontrato e conosciuto Giulia Salemi nella puntata di NOKEP GENERATION del 6 novembre. È una ragazza molto in gamba, molto giovane, ma sicuramente già “navigata” inerentemente a quello che sta per diventare il suo mondo. È un “fenomeno” che viene da Tik Tok, che – per contro – non è la mia realtà. Ciò che comunque posso dire di lei è che, senza dubbio, ha un grande potenziale per potersi affermare anche nel tempo avvenire”.
…e di Marcello Balestra, invece, cosa ci racconti? “Lui è una persona incredibile. Mi ha sempre stupito la sua disponibilità e umiltà …si parla tanto proprio di umiltà, ma alla fine è qualcosa non di scontato. Ha lavorato coi più grandi artisti italiani e ha conosciuto tutto il mondo della discografia e ciò nonostante è mosso e dimostra sempre un immenso rispetto per tutte le persone – ed è, codesta, una sua peculiarità bellissima. Questo dato di fatto, che dovrebbe essere la normalità, in realtà mi stupisce perché la maggior parte della gente del mondo della musica e dello spettacolo – senza avere neanche un decimo del suo vissuto – si pone, inspiegabilmente, su piedistalli di carta. Tutto ciò è triste. Sono felice di aver incontrato Marcello… ha una storia dalla quale sto attingendo ma, soprattutto, ha tantissime idee ancora da realizzare e chissà che non si faccia qualcosa insieme”.