MALEFICA – I passi “da favola” di Oltredanza
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MALEFICA – I passi “da favola” di Oltredanza

– di Corrado Speziale  –   

La giovane compagnia di danza messinese, costituitasi da appena un anno, diretta da Tilia Ruggeri e Claudia Bertuccelli, ha entusiasmato il numeroso pubblico presente al suo debutto al Teatro V.E. di Messina. Messa in scena “Malefica e il bacio del vero amore”, un adattamento tratto da “La bella addormentata nel bosco” riscritta ad hoc in versione danza, articolata su vari generi: classica, moderna, contemporanea, avanguardia, jazz e hip hop. In grande evidenza molte giovani artiste e artisti che con le loro qualità hanno arricchito la scena regalando emozioni, assieme alle giovanissime allieve della scuola di danza. Claudia Bertuccelli: “Danza equivale ad amicizia, unione, socializzazione”. L’assessore Federico Alagna: “Grazie a persone come voi a Messina c’è la possibilità di fare qualcosa di bello nei prossimi mesi e, perché no, nei prossimi anni…”

“Per amore o niente”. Amore inteso come magia così potente da sconfiggere i mali del mondo. Questo era l’imperativo dello spettacolo. Molto più di un semplice saggio di danza, di quelli che scuole e associazioni mettono i scena annualmente. Qui, l’associazione – compagnia Oltredanza, in linea col suo nome, è andata davvero “oltre” gli usuali canoni del saggio di fine anno. Quello andato in scena al Teatro V.E. di Messina venerdì e sabato scorsi è stato uno spettacolo a trecentosessanta gradi, con due autorevoli firme sulla direzione artistica: Tilia Ruggeri e Claudia Bertuccelli.

La prima è danzeducatore e docente di tecnica classico-accademica, con titolo conseguito, tra l’altro, al Teatro alla Scala di Milano, dove ha anche frequentato stage di danza classica con insegnanti di rango internazionale.
La seconda è danzatrice professionista, insegnante e coreografa di danza contemporanea, la cui vita artistica e professionale è tutta un’escalation, dalla laurea con lode al DAMS di Bologna, passando per l’accademia MAS- Music Art and Show di Milano e tanto altro, fino ad approdare con incarichi accademici in Olanda.

Altrettanto eccellenti i suoi percorsi lavorativi, con impegni artistici in campo regionale, nazionale e internazionale.
Claudia e Tilia, insieme, dopo una stagione di intenso lavoro, hanno così portato in scena il primo spettacolo dell’associazione – scuola Oltredanza: “Malefica e il bacio del vero amore”. Si tratta di un adattamento tratto da “La bella addormentata nel bosco”, che Walt Disney trasformò in uno straordinario film di successo.

Il testo per lo spettacolo andato in scena al Vittorio Emanuele lo ha riscritto Andrea Merenda, mentre alle coreografie delle due direttrici si sono aggiunte quelle di hip hop di Martina Basile.

Protagonista nel ruolo di Malefica, Sara Leonardi. La storia parla di due regni, il primo dalle prerogative umane, reali, abitato da gente povera, che sorgeva intorno a un castello abitato da un avido tiranno; il secondo dentro un universo incantato, sito nella brughiera, abitato da fate, elfi, alberi parlanti. Uno sconfinamento “furtivo”, per bisogno, del giovane Stefano (Francesco Catalfamo) viene colto dalla giovane fata Malefica (Anna Foti).

Paradossalmente ne nasce un’amicizia sfociata in un amore effimero: il giovane dopo un po’ cede e rientra tra gli “umani”. Anni dopo i due regni entrano in guerra e le ali della fata vengono contese per accedere al trono: la spunta Stefano, che tradisce Malefica. Così il giovane diviene re (Dario Adorno), sotto la maledizione di quest’ultima nei confronti della figlia Aurora (Carla dell’Acqua), che cresce protetta dalle fate “ambasciatrici di pace” (Carola Finocchiaro, Ornella Galimi e Alice Ilacqua) in un mondo incantato tra grazia e bellezza. Al 16° anno d’età sulla principessa Aurora (Fabiola Galimi) si sarebbe avverata la maledizione: pungendosi con un arcolaio sarebbe caduta in un sonno di morte. Solo il bacio del vero amore, quello del principe Filippo (Francesco Catalfamo), l’avrebbe destata. Ma quella andata in scena al Vittorio Emanuele è una Malefica, interpretata da Sara Leonardi, fuori dalla tradizione dei cattivi delle favole: fata e non strega, che riesce ad agire sì con determinazione ma anche con classe e armonia e che cerca di ravvedersi tentando di spezzare l’incantesimo e che alla fine ritrova le sue ali nel castello di re Stefano…

Altre parti protagoniste sono state quella del corvo (Valeria Saija); la regina (Jessica Cacciola) e il cavallo (Giulia D’Andrea). La rappresentazione, andata in scena in due atti, è stata inoltre accompagnata dalla narrazione di Carola Colajanni e Andrea Merenda.
E’ stata una favola raccontata attraverso l’arte e la tecnica della danza con le sue varie specialità, tutte esercitate in maniera ottimale, tanto da entusiasmare gli appassionati: classica, moderna, contemporanea, avanguardia, jazz e hip hop. Tra le numerose “protagoniste”, anche l’età ha avuto un senso: dai quattro anni in su ciascuna ha avuto un ruolo “animato”, dagli gnomi agli alberi, dagli abitanti del castello a quelli della brughiera.
Le coreografie, straordinarie, costruite sia sulle singole parti che sulla coralità e pluralità dei soggetti, dentro il disegno dei loro movimenti, realizzate con dovizia di cura delle scene e dei costumi, hanno incantato il pubblico che gremiva platea, palchi e prima galleria del teatro. Coinvolgenti e trascinanti anche le musiche, riprese dal film della Disney e arricchite da brani attuali dei Coldplay, Sia, Deadmou5 e Skrillex.
Le scenografie sono state curate da Tilia Ruggeri e Janita Ansaldo Patti. Le luci, da Antonio Rinaldi.


Claudia Bertuccelli, soddisfatta per la performance, ha così commentato il lavoro svolto: “Pensiamo che la danza sia uno strumento non solo di disciplina professionale, ma anche di crescita attraverso feste e laboratori creativi. E’ amicizia, unione, socializzazione. Oltredanza è più di una squadra….E’ una famiglia”. In platea erano presenti Mariangela Pizzo, consigliera d’amministrazione del Teatro, in quota come vicepresidente dell’Ente, e l’assessore comunale alla Cultura Federico Alagna. Il commento di quest’ultimo: “E’ stato uno spettacolo bellissimo. Si vede tutta la passione che c’è dietro questo lavoro. Grazie a persone come voi a Messina c’è la possibilità di fare qualcosa di bello nei prossimi mesi e, perché no, nei prossimi anni…” E sul futuro della cultura in città: “Ho accettato questo incarico per cercare di realizzare tanti piccoli sogni, che per altre città sono ‘normali’ mentre per Messina rappresentano una ‘follia’”. Sul nuovo regolamento per l’utilizzo degli spazi pubblici da parte degli artisti di strada: “Con gli artisti e le artiste della città abbiamo intrapreso un percorso concreto. Dalla settimana scorsa – ha spiegato l’assessore – chiunque di loro può esibirsi in qualsiasi spazio della città, chiedendo a chi assiste un compenso per la propria esibizione artistica. Speriamo che ciò accada attraverso musicisti, attori, danzatori, giocolieri…”

  

7 Luglio 2017

Autore:

redazione


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