Ieri sera grandi numeri in termini di qualità, spettacolo e gente per la prima serata del Festival brolese dedicato all’Europa, alla Sicilia ed al Mediterraneo.
A mezzanotte inaugurata la mostra, con sua Maestà, la Metopa di Selinute in primo piano.
A tagliar il nastro con il sindaco, Irene Ricciardello, anche Roberto Giacoppo, il conduttore d Voyager – che aveva “raccontato” – poco prima – il suo “viaggio in Sicilia” dal palco.
Grande Marco Savatteri con i suoi ragazzi della casa del Musical che ha regalato emozioni. Grande Alfredo lo Faro nella sua qualità di perfetto direttore artistico dell’evento.
Le foto.
i protagonisti della serata
Marco Savatteri è un Autore, compositore e regista teatrale.
Laurea magistrale in Lettere moderne presso la Sapienza, Roma; Presidente dell’Associazione EvaDuarte, compagnia teatrale che ha rappresentato spettacoli in Italia, Germania, Brasile e Usa (Columbus day 2010).
Ha fondato e dirige la Casa del Musical, produzione di spettacolo e scuola di teatro in Agrigento che forma giovani talenti del territorio. Savatteri ha suonato il pianoforte e composto musica per eventi DeG, Thun, Tip tap show, Ceimars e per diversi spettacoli teatrali in Italia diretti da M. Mattolini, C. Boccaccini, G. Fares e altri.
E’ autore, tra gli altri, dei Musical Camicette bianche ( Teatro Antico di Taormina, Feste Archimedee a Siracusa e attualmente in distribuzione) Macbeth (teatro Sistina, Roma) Cleopatra (concerto musicale pressoTeatro Pirandello, Agrigento, prossimamente in tour), The Dremaboat (tour estero), Principesse e Princìpi (per Azienda Thun), L’uomo la Vespa e la virtù (Lampedusa e Agrigento) , Una mano sul ventre …
E’ autore del primo libretto italiano del Musical Evita di Webber e Rice tour 2014/2015 con prima all’Ariston di Sanremo. Socio Ceimars, insegna musical in diverse scuole italiane, tra cui l’Accademia Internazionale del Musical, ed è giurato e docente presso i master Village musiclab di E. Capasso.
Nel 2016 riceve il premio alla creatività nelle feste di Archimede a Siracusa. Scrive e dirige rivisitazioni di Tragedie greche come Il riflesso di Andromaca, Il riflesso di Antigone e il Riflesso di Ippolito, rappresentate e premiate con il Premio fuochi di Prometeo e Premio Cento stelle nel festival di Palazzolo Acreide a Siracusa.
Per la televisione, nel 2016, è responsabile masse nel film Donne di Camilleri (episodio Beatrice).



I ragazzi della Casa del Musica quelli di Marco Savatteri
La Metopa di Selinunte
E’ in esposizione alla Sala Rita Atria, “in prestito” dal Museo Salinas.
Europa sul toro: Riproduce l’episodio mitologico di Zeus, che si trasforma in toro per rapire Europa mentre coglie fiori su una spiaggia della Fenicia. Il toro avanza sul mare (simboleggiato da due delfini che guizzano fra le sue zampe anteriori), le zampe piegate, non per indicare che nuota, ma, secondo una convenzione familiare all’arte arcaica, per esprimere la rapidità della sua corsa. Europa, vestita con un lungo chitone su cui è posta una pesante mantellina, con la destra si appoggia sul dorso dell’animale, mentre con la sinistra si afferra al corno destro; il suo atteggiamento palesa la sua apprensione, ed è tuttavia grazioso e naturale nella misura consentita da questa strana cavalcata.
Questa metopa è la più antica rappresentazione conosciuta di questo mito cretese, il cui soggetto non risulta molto comune in Occidente. La composizione non manca di movimento.
Da notare: la posizione nettamente frontale della testa del toro su un collo possente tutto pieghettato come la giogaia; la lunga coda, -con un fiocco fitto alla estremità, si ripiega sul fianco per rientrare nel quadro; la testa di prospetto e le gambe di profilo nella figura d’Europa; l’elegante movenza del corpo animale; la fine esecuzione dei riccioli sulla fronte del toro e delle solcature che segnano il perimetro dei suoi grandi occhi; la resa dei delfini compositivamente complici del ratto.
Il quadro è un po’ stretto per il lungo corpo della bestia, che l’artista ha dovuto un po’ contrarre e concentrare.
Ma le proporzioni tra la figura umana e l’animale non sono troppo contrastanti.
Le figure sono ridotte a profili piatti, piuttosto disegnate che scolpite su un campo che doveva essere dipinto in rosso.
La ricerca dell’ornamentazione con civetterie puerili supplisce all’osservazione della natura e all’assenza del modello e del rilievo.
Ma se queste sono le primedonne della prima serata di Marevagliosa, è giusto citar che c’è dietro una grande kermesse.
Dal direttore artistico Alfredo Lo Faro, alle maestranze tecniche, a chi si occupa della logistica e della comunicazione, ad Andrea Taranto, fotografo ufficiale dell’evento, all’associazione Noi! che ne cura gli aspetti amministrativi, agli sponsor tecnici, all’architetto Salvo Gentile, che cura l’aspetto museale dell’allestimento scenografico che ospita alla Sala Rita Atria la Mostra e a tutti quelli che stanno collaborando con l’Amministrazione Comunale diretta da Irene Ricciardello, perfetta padrona di casa, insieme all’onorevole Nino Germana.
altre foto
e questa sera lo spettacolo continua
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.