“Complimenti ragazzi da parte di una Dirigente di Istituto Tecnico e Professionale!”, ed intanto anche Articolo Uno dice la sua.
La dirigente del “Meredino” di Capo d’Orlando, senza se e senza ma, si schiera dalla parte dei ragazzi del liceo messinese e scrive sulla sua pagina social, seguitissima, “Gli studenti del “Seguenza” di Messina hanno rafforzato la mia fiducia nei giovani e la speranza di un futuro migliore. Complimenti ragazzi da parte di una Dirigente di Istituto Tecnico e Professionale!”.
Una presa di pozione chiara che entra tra la tante assunte, in maniera trasversale, dopo la sortita della dirigente di quel liceo che tra “figli di contadini”, “scuole di montagna” e attacchi a quegli istituti professionali sul tema della conoscenza della lingua italiana è entrata, quasi masochisticamente nel tritacarne mediatico.
“Le improvvide dichiarazioni della Preside del Liceo Seguenza e la successiva strumentalizzazione da parte del Sindaco di Messina sono emblematiche di un approccio inadeguato alle questioni relative alla scuola, alla formazione e alle politiche giovanili. Innanzitutto va sgombrato il campo da una questione: il Seguenza non è una scuola classista, non lo è mai stato.
Non saranno, certo, le affermazioni “scriteriate” di una dirigente scolastica a cambiare il senso di una storia.
La scuola e l’università sono per TUTTI, senza distinzione di condizione sociale o altri elementi di discriminazione. Su questo non ci possono essere né confusioni, né errori, salvo dimenticare decenni di lotte che hanno portato all’affermazione del diritto allo studio, garantito e protetto anche dalla Costituzione.
E, quindi, da difendere sempre! Allo stesso tempo, sono da deprecare le prese di posizioni strumentali.
In questi ultimi anni i tagli alle scuole hanno reso spesso precaria la qualità della vita scolastica. Per anni, istituti di ogni ordine e grado sono stati senza riscaldamento e carenti perfino delle forniture igieniche essenziali. Se è vero che la preside dovrebbe scusarsi, la politica non può certo fare la voce grossa.
Il Sindaco De Luca invece di redarguire pensi a fare il proprio lavoro e, anche come Sindaco Metropolitano, dia le risposte che docenti e studenti chiedono alle istituzioni. È vero che non importa dove sei nato e di chi sei figlio, il sistema scolastico deve formare tutti, ma senza le risorse si tratta solo di retorica”.
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