“Nessun caso Cutrò a Brolo”.
Il paese è fuori da ogni diatriba sulla presenza del testimone di giustizia, anzi ne va fiero se questo ha scelto di vivere qui con la sua famiglia.
“Non ne sapevo nulla – dice in un post su facebook (e non era la sola visto che il luogo era secretato), commentando a caldo – dopo aver ascoltato l’intervista del testimone di giustizia che denunciava l’ostracismo subito da parte di alcuni vicini di casa, intolleranti alla presenza sua e della scorta sottocasa – Mi piacerebbe incontrarlo ed esprimergli la mia solidarietà“.
Una scelta quella di Maria Ricciardello, in perfetta linea con quella espressa del sindaco Salvo Messina in un lungo comunicato stampa, ieri mattina, appena saputo dell’accaduto.
Ora la Ricciardello, che a Brolo oltre ad essere presidente del consiglio ha anche la delega alla cultura – torna sull’argomento.
“I problemi di un condominio, il pagamento della luce, la pulizia delle scale, restano legati a quell’ambito, e pur comprendendo le problematiche che la presenza di un simbolo denunciante gli affari di mafia può comportare dico che l’amministrazione comunale deve svolgere il suo ruolo vicino allo Stato, vicino a chi denuncia, vicino a chi ha il coraggio di farlo – aggiungendo ancora – questo è uno tra i compiti istituzionali di un’amministrazione comunale, di un consiglio comunale che lo fa in rispetto agli impegni, ai giuramenti isitituzionali fatti, alla coscienza civile che lo anima, nel rispetto della democrazia e di chi si è battutto per mantenerla … e lo fa, anzi lo faccio quotidianamente, sempre in prima persona, super partes, come è il mio ruolo”
Quest’amministrazione lotta la mafia, senza mezzi termini, senza se e senza ma; è per la divulgazione di una cultura antimafiosa, anche attraverso la presentazione di libri, con la realizzazione di incontri, con la crescita di quella cultura che allarga le menti, con un esempio quotidiano che non è mai stato a corrente alternata.
La solidearietà a Ignazio Cutrò è sentirta e partecipata, pur, lo ripeto, – dice sempre Maria Ricciardello – comprendendo i disagi che possono scaturire da paure e luoghi comuni, ma l’amministrazione comunale brolese è attenta, saprà venir incontro e colmare lacune e incomprensioni”.
E continuando “Ho sentito Piera Aiello nella sua intevista. Sono felice di essere stata protagonista, al tempo, di quella cittadinanza onoraria, a lei concessa, (che ha gratificato un intera cittadina) con Salvo Messina e Francesco Moscato, che mio ha preceduto nel ruolo che occupo.
Un esempio, allora come oggi, che dobbiamo confermare con la piena e indiscussa solidarietà a Cutrò”.