Ed ecco a voi la VOSTRA ZUCCHERIERA PREFERITA!!
Cosi Matteo Vilardo, designer, giovanissimo, 22 anni, brolese, ma milanese d’adozione,che gira il mondo, sogna l’America, lavora guardando verso Oriente, promettente, intuitivo, vince ancora.
Ed è sua la “zuccheriera” che per celebrare il suo 110° anniversario, Eridania, marchio leader e icona dello zucchero in Italia, ha voluto realizzare.
Così con quasi 2000 voti, la zuccheriera preferita è PURENESS SUGARBOWL per l’appunto creata dal designer Matteo Vilardo che per la giuria “che coniuga tradizione e innovazione”.
“Bravissimo Matteo, ti facciamo i nostri più caldi complimenti!!!” scrivono quelli ddell’Eridiana, e su facebook tra i primi a complimentarsi con Matteo è Salvo Messina, il sindaco, e rilancia “l’orgoglio brolese” che Matteo risveglia.
Matteo che proviene dal’IED, ha visto la sua idea passar avanti davanti a tanti progetti e poi andare avanti sui 6 finalisti della “gara creativa” che promossa da Eridania è stata realizzata in collaborazione con l’Istituto Europeo di Design e coordinata da IED Centro Ricerche.
Per la cronaca gli altri finalisti erano: Sunil Varghese, Annamaria Carelli, Luke Hornung, Elisa Mäkelä e Diana Larisa Rosioru, i sei giovani designer finalisti del concorso.
Obiettivo voilutro dall’Eridiana: ripensare e ridisegnare l’oggetto simbolo di uso quotidiano legato al sistema prodotto zucchero per il consumo domestico.
Parole d’ordine: identità, distintività e portabilità.
Un concorso che ora pone Eridania tra i nuovi commis del design italiano, attraverso la rielaborazione e l’ideazione da parte di giovani designer internazionali, della zuccheriera per uso domestico, progettando oggetti che possano valorizzare il sistema prodotto legato allo zucchero e all’esperienza del consumatore.
I concept finalisti dell’ambizioso progetto, cha ha avuto lo scopo di innovare il modo e lo stile del rito dello zuccherare attraverso una revisione dell’oggetto, sono stati:
“Pureness” dell’italiano Matteo Vilardo,
“Duality” della designer indiana Sunil Varghese,
“Opera” dell’italiana Annamaria Carelli,
“Eridinamica” dell’inglese Luke Hornung,
“Sugar Sculpture” della finlandese Elisa Mäkelä,
“110% Zucchero” della romena Diana Larisa Rosioru.
I lavori, selezionati in base ai criteri di fattibilità produttiva e coerenza linguistica, sono stati presentati sotto forma di moke up e la giuria ha assegnato al vincitore anche una borsa di studio.
Il progetto verrà industrializzato, prodotto e inserito in promozioni e altre attività di marketing. Lontana dalla visione semplicistica di zucchero commodity, appartenente ad una categoria sostanzialmente indifferenziata, Eridania mira a distinguersi con un’ampia offerta segmentata a seconda del consumo, gusti e stili di vita, ma anche attraverso il contributo del design. Creatività, energia e nuove idee, infatti, sono gli ingredienti di un’azienda che non ha solo l’obiettivo di realizzare un oggetto, una linea, ma di creare nuovi modi di fruizione.