Maurizio Marchetti – Il punto di vista sui risultati delle elezioni regionali
Dal Palazzo

Maurizio Marchetti – Il punto di vista sui risultati delle elezioni regionali

 

Le considerazioni da fare e i relativi fattori sono tanti e di difficile lettura, ma uno dei dati inequivocabili delle ultime elezioni regionali è senza dubbio il fallimento della sinistra “sociale”, cioè quella alternativa a Rosario Crocetta, che aveva visto in Claudio Fava prima e in Giovanna Marano poi una valida alternativa a quello che poi si sarebbe rivelato il nuovo governatore.

Evidentemente però qualcosa deve essere andato storto alla Marano e compagni, mai termine fu più appropriato, visto che a Messina come in tutta la Sicilia l’intera coalizione non ha raggiunto il quorum necessario per portare un rappresentante al Palazzo d’Orleans. Sono molti i punti su cui a sinistra dovranno riflettere soprattutto tenendo conto che un clima di protesta politica dovrebbe, almeno in linea teorica, favorire i partiti alternativi al trio Pdl-Udc-Pd.

Invece quel clima di protesta e sdegno verso la politica “convenzionale”, che ha portato ad un alto tasso di astensionismo e al boom del Movimento 5 stelle, la sinistra vera  e propria non è riuscito a farlo suo forse ripetendo errore passati o forse, più semplicemente, si è dovuto confrontare con la risposta di un elettorato siciliano che “geneticamente” si è sempre dimostrato poco attaccato ai valori espressi dalla sinistra in campagna elettorale.

Maurizio Marchetti, Direttore Artistico per la prosa del Vittorio Emanuele di Messina, candidato per la lista Claudio Fava Presidente associa (non andata oltre il 3,5 %) ritiene che il flop non sia da attribuire solo ed esclusivamente alla nota vicenda dell’incandidabilità di Claudio  Fava “ bisogna tener  conto che si sta parlando sempre delle elezioni regionali in Sicilia che rispondono sempre a logiche che sfuggono alla logica – ha spiegato Marchetti – i fattori che non hanno portato al raggiungimento del quorum sono sostanzialmente 2:

il primo è sicuramente attribuibile al fatto della cambiamento di residenza di Fava e alla sua successiva incandidabilità, evento che ha fatto perdere un po’ di credibilità alla lista.

Il secondo è che purtroppo in Sicilia le elezioni continuano a non essere intese come un avvenimento di partecipazione sociale”. Marchetti poi sottolinea come il sorpasso netto del voto di protesta sul voto d’opinione, sia un altro fattore da tenere in considerazione “purtroppo ciò che mi preme sottolineare è che, per quanto mi riguarda, a delusione non è nelle cifre in sé ma nella totale assenza del voto d’opinione – ha sottolineato Marchetti – a noi è mancato principalmente questo fattore che invece si è rivelato fondamentale per il Movimento 5 stelle. Grillo? Non mi piace, ma capisco che chi lo vota vede in lui un cambiamento, probabilmente hanno pensato che un voto alla lista Fava Presidente era un voto inutile”.

A Palermo è già iniziato il toto-assessore  con Franco Battiato nome forte per l’Assessorato alla Cultura e al Turismo, ipotesi che trova l’approvazione di Marchetti “l’idea di nominare Franco Battiato assessore mi trova perfettamente d’accordo – ha dichiarato Marchetti – purtroppo però, e spero di sbagliarmi, credo che inevitabilmente  Crocetta si dovrà confrontare con le logiche dei partiti che compongono la sua maggioranza e Battiato verrà nominato solo consulente gratuito”.

Antonio Macauda

20 Novembre 2012

Autore:

admin


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