MAURO 2.ZERO – “Si può Fare! Facciamolo”
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MAURO 2.ZERO – “Si può Fare! Facciamolo”

lo iacono maggio (4)

L’analisi del dopo voto di domenica scorsa a Patti di Nino Lo Iacono

 


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Dopo trenta giorni di serrate e convulse battaglie verbali,  i podi sono stati smontati e gli altoparlanti zittiti.

Restano ancora gli striscioni ai balconi dei comitati elettorali  simbolo e bandiera di gruppi e di persone che si sono offerti per guidare la città per il prossimo quinquennio.

Le urne non hanno lasciato alcun dubbio, Mauro Aquino ha dimostrato di essere l’uomo di fiducia per la stragrande maggioranza dei Pattesi; un 43,46 % che non lascia dubbi, che compensa persino le storture di una brutta legge elettorale che rischia di fare eleggere un Sindaco con il 20% dei voti.

Adesso inizia la grande sfida.

Mauro sa che ogni giorno dovrà affrontarne una, ha la consapevolezza  di dover risolvere la miriade di problemi che una congiuntura ancora imperante sulla Sicilia gli porrà davanti con caparbia cadenza.

Gli elettori sanno che Mauro è l’uomo in grado di affrontare queste battaglie e vincerle, pur non essendo un taumaturgo.

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Ciò che deve sistemare rapidamente e bene sono la faccende “domestiche”, per intenderci, quelle che attengono alla copertura degli altri due posti di governo, della Presidenza del Consiglio e degli incarichi di sottogoverno con la nomina dei rappresentanti del Comune negli Enti che operano sul territorio.

Siamo certi che questo passaggio non sarà traumatico, dato che i rappresentanti delle quattro liste e gli eletti non appartengono alla categoria dei famelici, pretendenti di ruoli  e fomentatori di crisi.

Sono tutte persone che hanno offerto il loro contributo elettorale essenzialmente per amore della città e sono avulse da quella politica che guardava prima agli interessi personali o del gruppo che rappresentavano.

Questi individui ormai sono fuori dal palazzo e, speriamo, definitivamente.

La Città ha scelto di continuare quell’opera di rinnovamento avviata cinque anni fa mediante una rivoluzione culturale affidata a Mauro Aquino ed alla sua squadra.

Ha portato quasi a compimento quella rigenerazione del quadro politico che era divenuta improcrastinabile.

A Patti non è stato necessario votare candidati e partiti che ufficialmente stanno rappresentando la protesta come il movimento 5 stelle, perché questa città il rinnovamento lo ha iniziato cinque anni fa con un Sindaco giovane che ha avuto il coraggio di sfidare il gotha della vecchia politica e di infliggergli la prima sonora batosta.

Oggi ha quasi completato l’opera, e  grazie al voto di Domenica scorsa, ha confermato questa scelta, liquidando alcuni dei residuati più ingombranti di quella classe dirigente presuntuosa ed arrogante.

La natura ha stabilito e la storia ci ha insegnato che ogni cosa, ogni azione, ogni funzione, ogni essere ha un inizio ed una fine, ed è quindi normale che il ricambio avvenga anche in politica.

Il processo di rigenerazione trova la sua genesi e la sua motivazione in questo avvicendamento.

Nel nostro caso, potremmo definirlo il processo catartico delle Istituzioni.

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Patti ha vinto ancora una volta ed ha consegnato nelle mani di Mauro la speranza di riprendere a vivere in un clima di, speriamo rapida, riappacificazione sociale.

Questo processo non deve intendersi come l’avvio di una confusione dei ruoli o agognati e interessati idilli con i perdenti, ma soltanto una chiaro e definitivo avvio di quelle azioni idonee ad annullare  gli effetti deleteri di comportamenti e calunnie che in questi ultimi quindici anni avevano seminato in città veleni e tensioni sociali.

Non bastano gli abbracci e gli auguri d’occasione per mascherare ipocrite azioni e consolidate acredini per cercare di aprire varchi per occasionali accordi; ci vuole la dimostrazione di voler lavorare con onestà per la città senza nulla pretendere in cambio, nel rispetto dei propri ruoli.

Il Nostro Sindaco, il Sindaco di tutti i Pattesi, ora è nelle condizioni di poter avviare quella ripresa economica e culturale che in tanti hanno chiesto a gran voce.

Sostenuto dalla maggioranza del Consiglio Comunale che somma ai numeri una migliore qualità, è in grado di poter governare con serenità e speditezza, portando a compimento il programma già avviato da un lustro.

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Sono sicuro che Mauro saprà cogliere i frutti di questa intensa campagna elettorale e,  mantenendo ciò che ha promesso, fare sintesi di ciò che di buono e di realizzabile hanno proposto i sei suoi avversari.

Ci sono delle cose che si possono fare e che non costa nulla avviare, come gli incontri e le verifiche.

Le buone intenzioni devono essere seguite dai fatti e la generosità dei Pattesi non deve essere tradita.

La nuova classe dirigente ha le carte in regola per mantenere gli impegni assunti, per dare corpo al “futuro in corso”.

Avrei dovuto fare un’analisi del voto, ma le analisi sono per i freddi tecnocrati.

Io sono un  sentimentale e mi piace sognare una Patti rigenerata, rinvigorita, dinamica, pacifica ed operosa come una volta.

Spero che la fiducia che i Pattesi hanno dato a Mauro Aquino, consegnandogli anche la maggioranza del Consiglio Comunale sia ben ripagata  e, fra cinque anni, Mauro ci possa fare rimpiangere la possibilità di non poterlo rieleggere.

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L’impegno deve essere costante e tutti i percorsi devono essere intrapresi, specie i più ardui.

E’ un Consiglio comunale a preponderante maggioranza di giovani, come  giovani sono i componenti della Giunta e quindi non verranno giustificati lassismi e trascuratezze.

Di questa campagna elettorale ci resta uno slogan che il buon candidato Papa ha usato e che potrebbe diventare una professione di fede per i nuovi amministratori : “si può fare, facciamolo”, con la speranza, che l’autore, per amore della città di Patti, non reclami diritti di copyright.

7 Giugno 2016

Autore:

redazione


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