Troppo “giovane” per morire a 60 anni. E se negli ultimi tempi, travagliato dalla malattia, si vedeva poco in giro, quando lo faceva sorrideva alla vita, anche quando si prendeva il sole sull’uscio di casa, in un quartiere, la Marina, che sognava sempre più bello e pieno di risorse.
Ci piace ricordarlo così Carmelo Repici, con il suo sorriso, la battuta pronta, con i suoi capelli crespi e ricci e i suoi inossidabili valori.
Per tutti, sin da ragazzo era inteso Melo “Pagnotta” perchè amava mangiare; pescatore, sempre in prima fila al tiro alla fune, quando l’estate passava così, con i giochi sull’arenile, non si tirava mai indietro; un lavoratore, da giovanissimo, con grande responsabilità, anche se i “cantieri” dove ha lavorato, spesso erano lontani da casa.
E poi trovava sempre il tempo per stare con gli amici a ridere e scherzare, sorseggiando del buon vino, intento ad arrostire i totani appena pescati, generoso d’animo e di cuore.
Un amico per tanti ma anche un punto di riferimento nel suo quartiere, per organizzare la festa, costruire un carro a carnevale, montare il palo da “‘a ‘ntinna a mari”, ma anche rivendicare un diritto, aiutare chi non poteva.
Melo c’era sempre.
Lui è andato via oggi, in ospedale, a Messina dove era ricoverato. La salma arriverà questo pomeriggio, a casa.
A vegliarlo la madre, i fratelli, le cognate, gli zii, gli amici ed i nipoti.
I funerali si svolgeranno domani, 4 dicembre – martedì – nella Chiesa Madre di Brolo.
Ciao Melo!