Bisogna avere il coraggio di citare i fatti, i nomi, le azioni. Raccontare la storia. Un atto che è un dovere nei confronti di quegli italiani massacrti, dei profughi, di una comunità strappata dalla sue radici.
10 febbraio
Avere “l’onesto coraggio” di dire quello che quel massacro fu davvero, senza agitare i fanatismi nazionalistici, un’azione strategica… senza condanne per i sicari.

La Repubblica italiana riconosce il 10 febbraio quale “Giorno del ricordo” al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.
Legge 30 marzo 2004, n. 92