

Cronaca Regionale
Unime in Protesta: Continua l’occupazione del Rettorato.
Di Marco Letizia.
Venerdì scorso a Mezzogiorno, una delegazione di studenti e ricercatori dell’università di Messina ha occupato simbolicamente il Duomo della città di Messina affiggendo un lungo striscione nero per simboleggiare il lutto per la “morte dell’università pubblica” a causa della riforma Gelmini.
Allo stesso tempo, nella piazza sottostante il campanile, centinaia tra studenti e ricercatori universitari e studenti medi si sono riuniti per sostenere l’iniziativa, stoppata dopo circa un quarto d’ora dalla vigilanza. I quattro che sono giunti fino in cima al campanile, sono stati accompagnati all’uscita e lo striscione è stato rimosso
Più tardi la prof. Pennisi ha tenuto la lezione di clinica medica veterinaria nell’atrio del rettorato, mentre il prof. Signorino della facoltà di Scienze Politiche ha ricevuto gli studenti (come regolarmente fa ogni venerdi) sul tetto del Rettorato. Sabato sera gli studenti hanno organizzato un appuntamento musicale nel quale si sono esibiti una serie di gruppi locali. Lunedì il prof Signorino terrà la sua lezione nell’atrio.
MESSINA – Drappo nero sul Duomo



Continua e si diffonde dunque, come avvenuto in tutta Italia, la “presa” simbolica dei Beni Culturali da parte degli studenti che non si vogliono per nulla arrendere all’approvazione del ddl del ministro Gelmini che in questi giorni ha anche ricevuto il placet di Futuro e Libertà, per bocca del presidente Gianfranco Fini. Fini dunque diventa il nuovo obbiettivo della contestazione da parte degli studenti. Infatti dopo averlo applaudito per essersi schierato dalla parte dei giovani e del loro futuro, questo gesto è stato interpretato da studenti e ricercatori come un tradimento.

La mattinata di venerdì era iniziata con un sit -in degli studenti medi tenuto proprio davanti al rettorato per supportare l’iniziativa degli studenti universitari e dei ricercatori messinesi.
Allo stesso tempo, alla facoltà di Economia, gli studenti hanno organizzato un’assemblea per cercare di trovare una soluzione all’indisponibilità dei ricercatori.

L’occupazione durerà sicuramente fino a Martedì, giorno della discussione della riforma alla Camera.