Cultura

MESSINA – “Il mestiere di sognare”. I giornata professionale sul mondo del teatro. Fotogallery

di Corrado Speziale
Si è svolto, sabato scorso, nel Salone degli specchi della Provincia regionale, il convegno “Il mestiere di sognare – I giornata professionale sul mondo del teatro”, organizzato dall’Associazione culturale Daf.

mestieredisognareL’incontro, il cui moderatore è stato Angelo Campolo, giovane attore-regista, si è avvalso degli interventi previsti in programma da parte della scenografa e costumista Francesca Cannavò, dell’attore Annibale Pavone, del produttore e attore Maurizio Puglisi, dell’autrice Maria Cristina Sarò e di Francesco Rella, Presidente della Commissione spettacoli del Consiglio provinciale. 
Nel corso della seduta, il Presidente della Provincia Nanni Ricevuto è intervenuto in sala per portare il proprio saluto ed esporre alcuni punti di vista sugli argomenti trattati.
L’iniziativa ha trovato ispirazione a seguito dell’incontro di venticinque “addetti ai lavori”, tra attori, registi ed altri operatori teatrali, accomunati dal fattore di “essere messinesi”, riuniti per tre giorni a discutere sullo stato del teatro a Messina, attraverso un confronto in cui sono state rappresentate idee, esperienze ed aspirazioni di ciascuno in un settore, come quello teatrale, travagliato da tantissimi problemi.
“Il mestiere di sognare”, esordisce Campolo, “oltre che ad un’accezione puramente onirica, attiene alla passione di ciascuno di noi”, trattandosi, in fondo, del mestiere degli attori con i propri “progetti di vita, da portare a compimento anche contro ciò che sembra remare a loro sfavore”, rivolgendosi così alle istituzioni, e complimentandosi con gli attori Tino Caspanello e Dario Tomasello per i risultati conseguiti nella drammaturgia. Asserisce inoltre che bisogna portare avanti “operazioni di sensibilizzazione culturale, attraverso la ricerca della propria identità territoriale”.
La giovane e promettente drammaturga Maria Cristina Sarò, ritornata a Messina dopo un periodo trascorso fuori sede, ha espresso speranza e ottimismo per la propria attività, mentre la scenografa Francesca Cannavò, manifestando tutte le preoccupazioni per la mancanza di scuole e del conseguente rinnovo generazionale, riflette sul fatidico “domani” dei giovani messinesi che intendono avvicinarsi a questa specializzazione, quantunque già l’Università si sia organizzata in tal senso attraverso l’istituzione del DAMS, tuttavia senza invogliare adeguatamente le nuove generazioni ad intraprendere tali studi. La stessa scenografa lancia dure critiche contro le istituzioni, denunciando “l’inerzia dell’Ente Teatro, ancora privo del Consiglio di Amministrazione”.
Dopo l’intervento della Cannavò, la più forte manifestazione di dissenso verso l’operato delle istituzioni è venuta dall’attore Annibale Pavone: “Il teatro deve avere identità, forza e riconoscibilità, e ciò deve essere iniziativa delle istituzioni”, ed ancora con enfasi denuncia “l’assenza di contributi statali dovuti ai tagli nel Fondo Unico per lo Spettacolo, che sacrifica particolarmente chi opera nel teatro dal vivo”, segnalando lentezze e deficienze nel legislatore, come l’assenza di uno “status giuridico” per gli attori, i quali non possono sopravvivere alle “leggi del mercato”.
Il produttore ed attore Maurizio Puglisi, incentrando la propria esposizione sulla carenza di strutture a Messina, giudica “inutile” il “Palazzo della cultura”, imponente struttura ormai prossima all’ultimazione su viale Boccetta, poiché “priva al suo interno di un teatro”, a fronte della necessità cittadina di dotarsi di piccole strutture, piuttosto che di opere di tale entità, ed aggiunge con voce preoccupata: “In questo settore non esiste niente che nasca e sopravviva”, quando invece il teatro giova a “nutrire la nostra anima e dare opportunità di lavoro”.
Francesco Rella, invitato a rappresentare l’istituzione di Palazzo dei leoni nella qualità di Presidente della Commissione spettacoli, non si esime dal fare una certa autocritica, in quanto rappresentante di una istituzione chiamata spesso a rispondere del proprio operato. “Non intendo fare alcuna difesa d’ufficio”, dice, “ma constato troppo frazionamento in questo settore, dove soltanto più soggetti messi insieme possono farcela a raggiungere determinati risultati”, ed in virtù di ciò ammette di sostenere l’iniziativa dei venticinque giovani che hanno ispirato il dibattito, promettendo di proporsi come “via di mezzo” tra Provincia e Comune al fine di evitare il ripetersi degli “scollamenti” che hanno segnato la scorsa stagione estiva, in occasione di alcuni eventi.
Nel corso del convegno ci sono stati interventi anche da parte di altri operatori ed appassionati del settore, tra cui l’attrice Cristiana Minasi e l’esperto giornalista Vincenzo Bonaventura.
Alla fine, a conferma del suo grande senso artistico, attraverso un intervento piacevole e centrato, ci suggerisce la sintesi della mattinata l’attore ed autore Tino Caspanello: “In fondo Messina, già fine a se stessa, è un luogo teatrale, ed il pubblico è il primo degli attori di questa città piena di contraddizioni”.  

Fotogallery convegno

{boncko}/cultura/dafart_fotogallery/{/boncko}

20 Ottobre 2009

Autore:

admin


Ti preghiamo di disattivare AdBlock o aggiungere il sito in whitelist