
Nella circostanza, nel raggiungere l’obiettivo, i Carabinieri notavano che sul tetto dell’immobile indicato, due individui, in tutta fretta, tentavano di darsi alla fuga. In particolare, mentre uno dei due soggetti riusciva a dileguarsi facendo perdere le proprie tracce, l’altro individuo veniva invece prontamente bloccato e tratto in arresto con l’accusa di tentato furto aggravato. Nel corso dell’accurato sopralluogo effettuato all’interno dell’abitazione, i Carabinieri della Stazione di Scaletta Zanclea constatavano che, sugli infissi dell’immobile erano presenti vari segni di effrazione, ed al suo interno, erano presenti delle scatole, in cui, i malfattori avevano preventivamente riposto la refurtiva che era verosimilmente pronta per essere trasportata. Sempre nelle fasi del sopralluogo, i Carabinieri accertavano che anche l’abitazione attigua a quella in cui era stato tentato il furto, era stata poco prima “visitata” dai malfattori. Infatti, anche nel corso del sopralluogo di quest’ultimo sito, i militari dell’Arma constatavano che gli infissi dell’immobile erano stati forzarti ed all’interno dello stesso, erano presenti delle scatole contenenti della refurtiva.
Nei giorni scorsi, il GIP del Tribunale di Messina, su richiesta del Pubblico Ministero della locale Procura della Repubblica, che ha concordato pienamente con le risultanze investigative dei Carabinieri, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un 26enne domiciliato a Viagrande (CT), un 52 enne, ivi residente, nonché nei confronti del menzionato che si trovava in atto ristretto presso la Casa Circondariale di Caltagirone (CT), in quanto tutti ritenuti responsabili di tentato furto aggravato in concorso.