MESSINA – Le considerazioni sulla 2^ Festa regionale di SEL
Cronaca Regionale

MESSINA – Le considerazioni sulla 2^ Festa regionale di SEL

IMG_8052Messina, tra le città siciliane, in ambito politico, non è certo nota per essere incline alla sinistra. Anzi, si può tranquillamente dire che la sua storia, sia recente che passata, fatta eccezione per qualche breve parentesi amministrativa – nella quale peraltro il rosso è apparso fin troppo “annacquato” – indichi tutto il contrario.
Eppure, se per il secondo anno consecutivo Sinistra Ecologia e Libertà, partito in piena ascesa sul territorio nazionale, ha organizzato nella città dello Stretto la sua Festa regionale, qualche motivo dovrà pur esserci.
Questo è quello che risalta agli occhi degli osservatori e che rende certamente fieri Daniele Ialacqua, coordinatore cittadino, e compagni, reduci da un evento così impegnativo, articolato in ben cinque giornate consecutive all’interno di villa Mazzini.
IMG_8058A pochi giorni dalla chiusura della Festa, è tempo quindi di bilanci, confronti, commenti e quant’altro, sia in senso positivo che, ovviamente, negativo.
Crispino Maggio, messinese, da un anno in pensione da ferroviere, chiamato quotidianamente al difficile compito di far quadrare i conti nelle esigue casse del partito di Vendola – essendone il tesoriere regionale – è stato anche quest’anno tra i principali artefici della riuscita della manifestazione. Non a caso, è uno che osa lanciare il cuore oltre l’ostacolo, accettando le sfide con l’impegno e la consapevolezza di fare tutto il possibile per portarle a termine con successo, ma anche con tanta, tantissima fatica. “Dopo settimane di preparazione lunga e laboriosa, anche per le difficoltà burocratiche, e dopo cinque intense, belle giornate di lavoro collettivo, mi preme ringraziare tutte le persone che ci hanno aiutato a incontrare e parlare con la città”, fa sapere Crispino Maggio attraverso una breve nota scritta con passione e sentimento. E a consuntivo si offre, quindi, ad un confronto: “Il risultato politico sarà valutato da altri.

 

IMG_8075IMG_8082Ci saranno critiche per errori che inevitabilmente abbiamo commesso, e ci saranno, mi auguro, anche commenti positivi”. Il tesoriere di SEL, pur essendo stato egli stesso tra le “anime” della rassegna messinese, esprime gratitudine nei confronti di tutti coloro che si sono impegnati, ed in particolare verso qualche “compagno di fatica”: “E’ importante per me ringraziare due persone che, pur ricoprendo incarichi importanti in questo giovane soggetto politico, non hanno avuto remore a mettere a disposizione della Festa il loro lavoro anche in posti non molto visibili, come la cucina, da sempre la fatica maggiore nelle feste, ritenendo importante la riuscita della festa, prima della propria visibilità personale. Mi riferisco a Daniele Ialacqua che è stato l’anima e la colonna di tutta la Festa, sia nella fase preparatoria che nella fase esecutiva, sempre disponibile e sempre sorridente. Mi riferisco a Stefania Radici che è stata la curatrice della parte politica, che ha lavorato per tutto il mese di agosto, continuando per tutta la Festa, anche in cucina, o dovunque fosse richiesta la sua presenza, pur dovendo partire il giorno dopo per Bruxelles”. Maggio, infine, allarga la cerchia dei riconoscimenti: “Naturalmente il ringraziamento va esteso a tutti i giovani che hanno lavorato, a volte in condizioni non ottimali. Veramente grazie a tutti…”
IMG_8114Alla Festa si sono alternati politici, intellettuali, personalità impegnate nel sociale, giovani artisti locali, clown, cantanti, gruppi musicali, e tante altre figure che hanno, in un modo o nell’altro, contribuito ad alimentare ed arricchire la sfera degli interessi, della conoscenza e della curiosità di tanta gente di ogni età, intorno ad una manifestazione che è stata voluta e condotta per tutti.
La “Fabbrica di Niki”, laboratorio in cui trovano spazio giovani della sinistra ecologista, in un proprio gazebo, ha sensibilizzato i presenti sull’annoso problema della raccolta differenziata dei rifiuti a Messina: una raccolta di firme ad hoc, da far recapitare personalmente al sindaco Buzzanca, è stata effettuata all’interno del gazebo, affinché si faccia finalmente partire la macchina degli incentivi nei confronti di chi “differenzia”, ennesima promessa del primo cittadino caduta nel vuoto.  
La fascia pre-serale, dedicata ai dibattiti sui temi politici e sociali di maggiore attualità, ha visto la partecipazione, distribuita nei cinque giorni, di personalità di rilievo, tra cui la giornalista e scrittrice Giuliana Sgrena, presente per la seconda volta, l’europarlamentare PD Rita Borsellino, i dirigenti nazionali di SEL Paolo Cento, Claudio Fava e Gennaro Migliore, il coordinatore regionale Erasmo Palazzotto ed il presidente nazionale dell’Arcigay Paolo Patanè.
Oltre a loro, hanno riempito d’interesse i vari dibattiti ai quali hanno partecipato, lo storico dell’America Latina Daniele Pompejano, l’economista Guido Signorino, lo scrittore e blogger Antonio Mazzeo, l’editore di Terrelibere.org Antonello Mangano, nonché attivisti sindacali ed ambientalisti.
Bellissima, in quanto ricca di colori, nonché di valori e contenuti umani, è stata la rassegna  fotografica di Enrico Di Giacomo, riferita ai “Volti del Chapas”, dal titolo “Camminando”, che ha fatto da cornice al dibattito sull’America Latina.  
IMG_8130DSCF5948Visto il delicatissimo momento che Messina sta vivendo sul fronte Ponte sullo Stretto, un commento particolare lo merita sicuramente il dibattito svolto l’ultima sera, quando sul palco, non a caso fino a quel momento destinato esclusivamente agli spettacoli, si è assistito proprio ad uno spettacolo, ma di quelli che lasciano solamente tristi ricordi. Sul tema “Infrastrutture in Sicilia: a che punto siamo?”, introdotto dal coordinatore provinciale di SEL Salvatore Chiofalo, si sono confrontati Claudio Fava e l’Assessore regionale alle Infrastrutture Pier Carmelo Russo.
Purtroppo, a differenza degli altri dibattiti, svolti le sere precedenti sotto il tendone, gli organizzatori non hanno previsto interventi dalla platea, particolare inaspettato, alla luce di quanto sta succedendo a Messina riguardo la questione Ponte.
Approcciato il tema, l’Assessore Russo fa subito mugugnare la platea, poiché, riferendosi ai concetti di priorità e necessità, espone un paragone con l’ISMETT – Istituto Meridionale Trapianti e Terapie di Palermo, che definire infelice, oltre che inopportuno, è dire poco. Per non parlare della solita, monotona ed anacronistica strategia linguistica del “cerchiobottismo”, di antica fattura democristiana, alla quale fa ricorso allo scopo di non esporsi più di tanto sull’argomento.
Ma per fortuna, con tutto il rispetto e la considerazione per chi in questi casi non accetta le eccezioni ai protocolli, sul margine della platea, proprio sotto il palco, assiste ed ascolta, in religioso ma sofferto silenzio, Renato Accorinti, il quale da lì a poco chiede la parola, che gli viene in un primo tempo negata e poi concessa per qualche “sofferto” minuto, solo grazie alla sua caparbietà. DSCF5956A questo punto l’Assessore Russo, al quale l’ecopacifista – no pontista messinese si rivolge senza indugi, dandogli del “tu”, non può far altro che spalancare le orecchie: “Ho visto molta confusione nelle tue risposte sulla questione Ponte, te lo dico amichevolmente – dice Accorinti, fissando negli occhi Russo -. In questa città – prosegue l’ecopacifista –  sull’ipotesi Ponte, si è scatenata un’energia straordinaria e tanta gente si è messa a discutere, a parlare, a chiamare esperti. Non abbiamo nessun fatto ideologico ed è giusto che si mettano sul tavolo i problemi dal punto di visto oggettivo e non a seconda se piace o non piace a qualcuno. Siccome è una follia dal punto di vista economico, trasportistico, geologico, ambientale – afferma ancora Accorinti – quello che ci sconvolge è che non c’è una risposta da parte tua concreta che indichi a cosa serve il Ponte, del quale noi ne vogliamo sapere le ragioni”. Ed nel dissenso sulla mega-opera non risparmia nessuno: “Non ci sentiamo delusi dalla politica, ci sentiamo traditi. La questione Ponte è una follia, una demagogia. Qui davanti c’è l’Assessore alle Infrastrutture, non uno qualunque. Noi abbiamo tutte le ragioni del No-Ponte”. Ed in conclusione, tira in ballo il PD, quantunque non rappresentato direttamente, rivolgendo al partito una precisa, indifferibile domanda: “Avete coerenza o siete sudditi di Lombardo?” Con proposta finale per tutti: “Se c’è onestà intellettuale, e spero proprio che ci sia, parliamone”.
DSCF5964L’Assessore replica, così, ad Accorinti: ”Ho bisogno di avere davanti a me sia le ragioni del no che quelle del sì, perché voglio ragionare con la partecipazione di tutti coloro che ne sono coinvolti”.
Visti i tempi, a progetto definitivo ormai all’esame del CIPE, con tanto di pubblicazione della lista degli espropri, Claudio Fava trova, così, spunto per affondare finalmente un colpo, senza replica: “Dall’Assessore alle Infrastrutture della Regione Siciliana non mi aspetto che chieda, nell’anno di grazia 2011, le ragioni del sì e quelle del no. Queste ragioni o sono chiare o non c’è politica”.
E’ questa la frase che ha chiuso l’ultimo dibattito organizzato a villa Mazzini, a conclusione delle cinque giornate della Festa regionale di SEL. Ma a Messina, sul fronte del Ponte, dove avanza a grandi passi lo spettro delle devastazioni, e su altre questioni, si prepara un autunno davvero caldo.DSCF5981IMG_8005IMG_7936

16 Settembre 2011

Autore:

admin


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