Messina – “Le Ragioni del No Ponte”
Cronaca Regionale

Messina – “Le Ragioni del No Ponte”

LSturniolo2di Corrado Speziale

Una bella lettera aperta inviata alle comunità colpite dall’alluvione del 1° ottobre 2009, il cui contenuto resterà negli annali dell’attività in difesa di Messina e del suo territorio; la conferenza stampa tenuta nella Sala commissioni della Provincia regionale per illustrare i dettagli della manifestazione No Ponte di questo pomeriggio (sabato) ; ed infine la presentazione, nei locali della prestigiosa biblioteca del Liceo Classico Maurolico, dell’ultimo lavoro di Luigi Sturniolo “Le ragioni del No Ponte – Dalla politica dei disastri alle proposte dei movimenti”, libro elettronico edito da Terrelibere.org. Sono stati questi gli ultimi impegni della Rete No Ponte – Comunità dello Stretto, prima del mega corteo che oggi si muoverà alle 16.00 da Piazza Cairoli.

Nella nota di invito alle comunità a partecipare alla manifestazione, la Rete dei no-pontisti, avverte sull’inattendibilità della classe politica locale nella gestione della messa in sicurezza del territorio.

Essa viene considerata “espressione terminale della politica delle emergenze e delle grandi opere che sottrae risorse pubbliche ai bisogni dei cittadini per consegnarle a pochi grandi gruppi che si spartiscono gli appalti pubblici”.

IMG_5904Così, la partecipazione al corteo rappresenta “la migliore risposta all’ennesimo indegno teatrino sull’indisponibilità dei già insufficienti fondi FAS” e propone, quindi, “un profondo cambiamento delle politiche ambientali, economiche e occupazionali”.

Gli esponenti della “Rete”, porgono, in tal senso, ancora una volta, una mano alla popolazione dei villaggi colpiti dall’alluvione: “Vi invitiamo a partecipare alla manifestazione di sabato e vi offriamo la possibilità di intervenire dai nostri microfoni per illustrare le vostre rivendicazioni e le iniziative che intenderete prendere per soddisfarle”, scrivono, dando la loro disponibilità anche sulle clamorose iniziative di protesta minacciate dagli abitanti, in occasione del tanto atteso evento sportivo che domenica mattina, in città, vedrà migliaia di appassionati raccogliersi intorno al proprio campione di ciclismo, Vincenzo Nibali: ”Se vorrete fermare il Giro d’Italia, saremo con voi”, concludono nella nota.

Nella conferenza stampa di giovedì mattina, presenti Gino Sturniolo,  Santino Bonfiglio, Tonino Cafeo, Citto Saja, Francesco Mucciardi e Daniele David, sono stati illustrati i dettagli della manifestazione di domani, ad iniziare dal percorso: alle 16.00 il raduno sarà a piazza Cairoli, da lì il corteo percorrerà viale San Martino, via Geraci, via C.Battisti, ed una volta Giunto a largo San Giacomo svolterà su via Garibaldi e farà ritorno a piazza Cairoli.

Il luogo d’arrivo del corteo, per il raduno finale, in un primo tempo fissato a piazza Unione Europea, è stato modificato in questi ultimi giorni a causa della partenza, l’indomani mattina, della tappa del Giro d’Italia proprio davanti al Municipio.

L’importante novità che riguarda la manifestazione è il consiglio, da parte della Rete No Ponte, di non esporre nel corteo simboli politici come bandiere e quant’altro. Per una volta, quindi, si intende far risaltare i motivi per i quali ci si oppone alla realizzazione dell’opera,  
al di là dell’appartenenza a questo o a quel partito o associazione.

La manifestazione avrà tutti i connotati dell’evento a carattere nazionale. Infatti anche altre città italiane dove risiedono cittadini messinesi, e non solo, saranno interessate all’evento. A Genova, ad esempio, la causa No Ponte sarà inserita nella manifestazione dal titolo “Tanti no per un sì al futuro”, in una condivisione d’intenti a distanza.

Alla fine del corteo messinese, i “Kalafro”, quotata band di Reggio Calabria che propone il genere roots, ma anche hip hop ed alcune forme di folk in chiave moderna, si esibirà a piazza Cairoli. La band calabrese sta vivendo un grande momento di successo grazie alla pubblicazione del suo terzo album dal titolo “Resistenza sonora”, prodotto dal “Museo della ‘ndrangheta”, che contiene il brano “No al Ponte”, autorevole testimonianza di dissenso nei confronti della realizzazione della mega opera, che, com’è noto, farebbe tanto gola alla criminalità organizzata.

Giovedì pomeriggio, Gino Sturniolo, storico ed infaticabile attivista della Rete No Ponte, ha presentato nei locali del Liceo Maurolico la propria ultima “fatica”: “Le ragioni del No Ponte – Dalla politica dei disastri alle proposte dei movimenti”, e-book edito da Terrelibere.org, scaricabile con pochi euro dall’omonimo sito. Si tratta di un pamphlet esauriente ed al tempo stesso chiaro e sintetico, dalla forma assolutamente innovativa. Testi ben raccolti in schede secondo un criterio sinottico, offrono al lettore tutta la genesi, con lo svilupparsi delle varie situazioni che hanno come nocciolo i tragici eventi del 2009, e le risposte demagogiche ed autoritarie del Governo Berlusconi, il quale, nel sostenere la realizzazione del Ponte, non si è fermato neppure un attimo dinnanzi al dramma di migliaia di alluvionati.

Ed ecco, così, ben spiegata la cosiddetta “politica dei disastri”, e quella delle “grandi opere”, come due facce della stessa medaglia, un sistema che genera “mostri”, appunto, come quello del Ponte sullo Stretto.

Immagini, link, funzioni multimediali con photogallery, accompagnano i quattro i segmenti che compongono il libro: le ragioni del No al Ponte, la storia del movimento, le proposte alternative, ed infine “Matite contro il Ponte”, paragrafo che contiene i lavori dei migliori vignettisti italiani che hanno dato il proprio contributo artistico alla lotta contro la realizzazione della mega opera.

IMG_5894Alla presentazione, ad introdurre i contenuti e la struttura del testo, ci ha pensato Antonello Mangano, scrittore ed editore di Terrelibere.org, davanti ad una rappresentanza di attivisti No-Ponte, docenti del liceo e studenti. Attraverso la proiezione di slide, seguita da commenti e approfondimenti, Sturniolo e Mangano hanno illustrato l’opera nelle sue parti essenziali. Disponibile, in sala, anche un volantino, aggiornato sulle ultime novità riguardanti l’iter progettuale dell’opera, che sta provocando una schiera di processi involutivi che in città non sembrano avere fine. Ultimo, in ordine di tempo, quello dell’Officina Grandi Riparazioni di R.F.I., pronta ad essere smantellata per far sì che le aree interessate vengano consegnate per la realizzazione di opere connesse al Ponte.

Un altro bel “regalo”, dopo quello delle trivelle e dell’Incubatore di imprese, che contiene in sé un dato che si commenta da solo: la perdita di 128 posti di lavoro, numero che incrementa, in negativo, la somma algebrica del dare/avere rispetto alle “sonanti” promesse di occupazione di manodopera riferita al Ponte, che nella migliore delle ipotesi (e non si sa quando) darebbe lavoro ad un numero di persone nettamente inferiore rispetto alla manodopera occorrente per la messa in sicurezza del territorio dal rischio sismico ed idrogeologico. Ed in questo caso si raggiungerebbero risultati determinanti, in senso positivo, per tutto il territorio messinese, che in questa fase sta vedendo collassare posti di lavoro e speranze per il futuro al pari delle sue colline.

Così, Messina, assieme a tutta l’area dello Stretto, è chiamata ad una grande prova: dimostrare una presa di coscienza generale per ritornare ad essere padrona del proprio destino.

14 Maggio 2011

Autore:

admin


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