MESSINA – Mafia, maxi confisca: 200 mln beni sottratti a boss
Cronaca Provinciale

MESSINA – Mafia, maxi confisca: 200 mln beni sottratti a boss

agente_della_diaBeni per un valore di oltre 200 milioni di euro sono stati confiscati dalla Dia di Messina a Mario Giuseppe Scinardo, 44 anni, accusato di associazione mafiosa come esponente di primo piano del clan di Mistretta. Il provvedimento e’ stato emesso dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Catania, presieduta da Roberto Passalacqua. L’operazione, denominata “Malaricotta 2” e coordinata dal procuratore capo di Catania, Vincenzo D’Agata, e dal sostituto della Dda, Antonio Fanara, colpisce un patrimonio costituito da diverse societa’ e ditte individuali, con un volume d’affari di svariati milioni, da 230 immobili tra vastissimi appezzamenti di terreno, appartamenti, ville e locali commerciali, da aziende agrituristiche e vinicole, da impianti di lavorazione del calcestruzzo e da circa 90 mezzi tra camion, escavatori, trattori e automobili di grossa cilindrata.
Gli accertamenti patrimoniali, che avevano gia’ portato alle operazioni “Belmontino” e “Malaricotta” per il sequestro preventivo degli stessi beni ora acquisiti definitivament al patrimonio dello Stato, sono stati estesi a tutti i componenti del nucleo familiare di Scinardo. L’indagato, secondo gli inquirenti, e’ un uomo di fiducia del capo di Cosa Nostra nella provincia di Messina, Sebastiano Rampulla. Un fratello del boss, Pietro Rampulla, e’ stato condannato come artificiere della strage di Capaci in cui furono uccisi il giudice Giovanni Falcone, la moglie e tre agenti della scorta. Pietro Rampulla confeziono’ e fece esplodere il potentissimo ordigno utilizzato nell’attentato.

Fonte AGI

21 Ottobre 2009

Autore:

admin


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