MESSINA – “Piazzale Marinai del Segesta”: l’intitolazione dell’area imbarchi RFI a dodici anni dalla tragedia
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MESSINA – “Piazzale Marinai del Segesta”: l’intitolazione dell’area imbarchi RFI a dodici anni dalla tragedia

ph Placido Sturiale

Intitolazione del piazzale della stazione marittima ai Marinai del Segesta, scomunicando.it tra i promotori dell’iniziativa

 

“Marinai del Segesta – Messina, 15 gennaio 2007. Vittime nel compimento del proprio lavoro”. Sarà così denominata l’area delle corsie di sosta per gli imbarchi sulle navi traghetto RFI, a fianco della stazione Marittima. L’iter per l’intitolazione del piazzale in ricordo dei quattro marinai del Segesta Jet, Sebastiano Mafodda, Marcello Sposito, Palmiro Lauro e Domenico Zona, si è concluso positivamente lo scorso 3 gennaio con l’autorizzazione del Dipartimento Mobilità Urbana del Comune che aveva fatto seguito a quella della Prefettura del 19 dicembre. L’istanza era stata inoltrata un anno addietro dall’allora assessore alle Politiche del mare Sebastiano Pino, già presidente del S.A.S.Ma.N.T., da Francesco Musciumarra, presidente dell’associazione “Alamak – Sebastiano Mafodda” e dal nostro giornalista Corrado Speziale.  Dopo il parere favorevole della Commissione Toponomastica, la delibera era stata approvata all’unanimità dalla precedente Giunta comunale su proposta degli assessori Federico Alagna e dallo stesso Sebastiano Pino.

Così, il prossimo 15 gennaio, in occasione del dodicesimo anniversario della tragedia del Segesta Jet, nel piazzale dedicato ai quattro marinai, verrà scoperta la targa toponomastica in loro ricordo.    

 

E’ proprio il caso di dire che “è andato in porto…”. Il Segesta, seppur soltanto nel ricordo dei quattro marinai che il 15 gennaio del 2007 persero la vita a largo di San Raineri, si appresta ad “approdare” a pochi metri da dove avrebbe dovuto farlo quel tragico pomeriggio di dodici anni fa. Lo farà simbolicamente, nel segno della memoria: una città di mare come Messina non può dimenticare chi ha perso la vita per lavoro nello Stretto a poche miglia da casa. Due targhe toponomastiche poste lungo la carreggiata a confine del molo di attracco delle navi RFI, ricorderanno la tragedia in cui persero la vita Sebastiano Mafodda, Marcello Sposito, Palmiro Lauro e Domenico Zona: “Marinai del Segesta – Messina, 15 gennaio 2007. Vittime nel compimento del proprio lavoro”. Questa sarà la denominazione, così perfezionata dalla Commissione Toponomastica.

Considerazioni: ad un anno dall’avvio della pratica, grazie alla volontà di chi ha assunto l’iniziativa e di coloro i quali sono stati impegnati a vario titolo nella procedura, l’iter per l’intitolazione dell’area ai marinai del Segesta, quello sì, è “andato in porto”.

Il perimetro cittadino che sarà loro dedicato comprende le corsie di sosta per gli imbarchi sulle navi traghetto RFI, poste in prosecuzione della via Ammiraglio Luigi Rizzo, tra il piazzale Campo delle Vettovaglie e la banchina del porto.

Nessun altro luogo li avrebbe meglio rappresentati.

“E’ notevole il valore simbolico del luogo individuato per l’attribuzione di tale denominazione”, era stato scritto nella delibera di Giunta del 4.5.2018 che, dopo l’esito favorevole della Commissione Toponomastica, approvava la proposta formalizzata dall’allora assessore alla Toponomastica Federico Alagna e di quello alle Politiche del mare Sebastiano Pino. Quest’ultimo, già presidente del S.A.S.Ma.N.T., era stato anche tra i promotori dell’iniziativa, assieme a Francesco Musciumarra, presidente dell’associazione “Alamak – Sebastiano Mafodda” e Corrado Speziale, nostro giornalista di Scomunicando.it.

La delibera, riguardo al sito, riportava testualmente le motivazioni dell’istanza: “Si è tenuto conto della prossimità dello spazio rispetto al luogo di lavoro dei quattro marinai e delle affinità dello stesso riguardo alle loro abitudini quotidiane”, oltre a rappresentare “un luogo di transito e di sosta, dove passeggeri vanno e vengono incessantemente”.

Gli atti, successivamente, erano stati trasmessi in Prefettura, la quale si era espressa favorevolmente il 19 dicembre. Dopodiché l’istanza per l’apposizione delle targhe toponomastiche, formulata anch’essa dai tre promotori dell’iniziativa, è stata accolta dal Dipartimento Mobilità Urbana del Comune, che lo scorso 3 gennaio ha emesso la relativa autorizzazione.

Saranno apposti due impianti segnaletici “nome strada” a margine lato mare delle corsie per gli imbarchi, area che diverrà così un “luogo della memoria” delle vittime del Segesta.

“Luogo”, dunque, denso di ricordi, ma anche e soprattutto motivato da senso di gratitudine verso i quattro marinai caduti sul lavoro: “Grazie al loro sacrificio adesso lo Stretto è più sicuro”, riporta l’istanza. Ed è presto spiegato. Parlano i fatti. Alle ore 17.53’.56’’ del 15 gennaio 2007, a poche miglia da San Raineri, la nave porta-container Susan Borchard speronava il mezzo veloce di RFI Segesta Jet, che proveniva da Reggio Calabria, causando la morte dei quattro marinai. Il V.T.S. – Vessel Traffic Service, servizio di controllo radar della navigazione, gestito dalla Guardia Costiera, quella sera aveva spento i radar 54 minuti prima dell’incidente. Si aprirono indagini tecniche e giudiziarie da cui scaturirono i patteggiamenti da parte dei comandanti della Borchard e della Zancle, rispettivamente, del primo per disastro e omicidio colposo, e del secondo per omissione di soccorso. La nave Zancle, in quella circostanza, aveva incrociato le altre due. Nacquero polemiche, ma anche impegni ben precisi da parte dei soggetti interessati che portarono il Governo nazionale ad investire risorse importanti per la sicurezza della navigazione nello Stretto. Sono stati potenziati gli impianti, rinnovata la tecnologia ed attivato il servizio continuativo del VTS h24, ponendo tale sistema all’avanguardia nazionale. Conseguentemente, a Messina è nata anche una scuola per operatori VTS, unico centro di formazione nazionale della Guardia Costiera. Il centro oggi è un punto di riferimento per la formazione di personale altamente qualificato anche per le marinerie estere. In mare, intanto, le navi sono costrette a rispettare uno schema di separazione del traffico che contribuisce ad una navigazione più sicura.

Il prossimo 15 gennaio, in occasione del dodicesimo anniversario della tragedia del Segesta Jet, nel piazzale dedicato ai quattro marinai, oltre ai consueti eventi in programma, verrà scoperta la targa toponomastica in loro ricordo, posta nelle vicinanze del piazzale degli imbarchi RFI.

9 Gennaio 2019

Autore:

redazione


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