Nell’incontro tenuto con i giornalisti stamani presso la loro sede, il neopresidente della IV circoscrizione Francesco Palano e Quero e l’ex presidente del V quartiere Alessandro Russo hanno scagliato l’ennesimo attacco verso un partito che li ha osteggiati fino a costringerli a candidarsi contro di esso per la presidenza delle rispettive circoscrizioni. La politica essendo un fatto umano non è esente da stranezze e storpiature, visto che Quero e Russo (anima della corrente renziana del Pd messinese) nelle rispettive corse per la presidenza dei quartieri di appartenenza, hanno trovato l’appoggio della lista di Renato Accorinti Cambiamo Messina dal Basso. Ironia della sorte però venerdi Renzi sarà a Messina, salvo novità dell’ultima ora s’intende, proprio a sostegno di quel Felice Calabrò, espressione di quell’apparato centrale di partito che i renziani combattono da mesi, e che contende il ruolo di sindaco a quel Renato Accorinti che gli ha garantito sostegno nelle circoscrizioni portando alla rielezione di Quero e ad una sconfitta davvero risicata per Alessandro Russo.
Che sia chiaro l’attacco dei renziani non è certamente verso il loro capocorrente ma verso un partito che si sta dimostrando innovatore solo alla vigilia di un importante ballottaggio “ abbiamo appreso ieri dai mezzi d’informazione che Matteo Renzi sarebbe venuto a Messina – ha dichiarato Francesco Palano Quero – basta questo dato per capire la considerazione che si ha di tutta quest’area del partito. Qui è in atto una vera e propria ripicca verso dei militanti e dirigenti di un partito che hanno come unico difetto quello di essere liberi, quello di avere un’idea propria e diversa di partito e di partecipazione ad esso. In questi mesi – ha poi continuato Quero – ogni nostra critica è sempre stata fatta cercando di guardare prima di tutto noi stessi, posso dire con serenità d’animo che quella libertà di pensiero e d’azione che ci ha contraddistinto non la svenderemo per niente al mondo”.
Rincara la dose Alessandro Russo che chiede pubblicamente a Renzi di disertare l’incontro previsto per venerdì come segno di rispetto per gli esponenti della propria corrente in riva allo stretto “ noi chiediamo pubblicamente a Matteo Renzi di non venire venerdi a Messina a chiudere la campagna elettorale – ha dichiarato Alessandro Russo – tutta la sua componente qui a Messina è stata osteggiata, maltrattata e ridicolizzata. Tutte le candidature sono state fatte nella totale mancanza di rispetto verso quest’area che raccoglie un gran numero di militanti e simpatizzanti, quanto fatto negli ultimi mesi dal Pd qui a Messina rappresenta tutto ciò che lui a livello nazionale cerca di combattere.
Tutte le correnti – ha poi continuato in maniera accorata Russo – meritano eguale rispetto e considerazione, così non è stato visto che io e Francesco Palano Quero abbiamo dovuto fare candidature e contrapporci al nostro stesso partito che non garantiva candidature previste da statuto, tutto ciò solo perché ci siamo permessi di dire che il re è nudo da tempo. Sembra davvero strano come il Partito Democratico messinese fino a poco tempo era una roccaforte “bersaniana” mentre adesso si elemosina la presenza di Renzi solo perché si ha paura di perdere al ballottaggio”.
Questa ennesima stoccata dei renziani verso la direzione del partito pone sicuramente non poche ombre sul centrosinistra a pochi giorni dal ballottaggio, bisogna però domandarsi come mai lo stesso Renzi non sia al corrente delle difficoltà affrontate dagli esponenti della sua corrente in riva allo stretto, inoltre sarà curioso vedere chi sarà più renziano tra Quero e Russo e il primo cittadino fiorentino.
Antonio Macauda