MESSINA – Uomo suicida rinvenuto nella sua abitazione
Cronaca Provinciale

MESSINA – Uomo suicida rinvenuto nella sua abitazione

polizia_12“Non c’è altro”: a queste poche parole, scritte su un biglietto, un pensionato di 56 anni, ha affidato il suo ultimo messaggio prima di togliersi la vita sparandosi alla testa con una pistola.
L’uomo, P.G., abitante in una villetta sita in contrada Larderia, è stato rinvenuto esanime nella sua abitazione ove viveva da solo, dopo essersi separato dalla moglie. Padre di due figli, dipendente dell’A.T.M. in quiescenza, non dava più notizie di sé da sei giorni.
A dare l’allarme alla Polizia di Stato è stata l’ex consorte che, unitamente a due vicini di casa, nel tardo pomeriggio di ieri, si è recata al Commissariato Messina Sud per richiedere aiuto. Le Volanti intervenute sul posto hanno intravisto, attraverso una finestra il cui avvolgibile era sollevato, la sagoma dell’uomo, mentre la sua autovettura era regolarmente parcheggiata nel cortile di casa.
Una volta entrati all’interno dell’appartamento, i poliziotti si sono recati in cuciva ove si trovava il cadavere dell’uomo, indossante un pigiama e seduto su una poltrona.
Al suo fianco una pistola a salve, appositamente modificata per renderla offensiva, con il cane ancora alzato; sul tavolo una scatola con all’interno alcuni pacchetti di sigarette contenenti delle munizioni ed una seconda pistola a salve, anch’essa alterata. Accanto alla scatola il biglietto con quella scritta: “Non c’è altro”. Per il resto, all’interno dell’appartamento, non è stato riscontrato nulla fuori posto, anzi nell’abitazione regnava un ordine quasi irreale.
Il cadavere si presentava in avanzato stato di saponificazione, con un’unica ferita alla testa, all’altezza dell’orecchio destro dove si scorgeva un foro di entrata di proiettile d’arma da fuoco, rimasto ritenuto nella scatola cranica.
Gli accertamenti sono stati curati dal medico legale Dott.ssa Napoli, intervenuta in sede di sopralluogo, per effettuare l’ispezione cadaverica. Nelle prossime ore il magistrato di turno, Dott.ssa Todaro della Procura della Repubblica di Messina, valuterà se disporre l’esame autoptico sul cadavere.
Le indagini sono curate dalla Squadra Mobile che ha già potuto accertare che le due pistole a salve, essendo di libera vendita, erano state acquistate dall’uomo al libero mercato, nel mese di novembre dell’anno scorso. Adesso occorre verificare chi le abbia alterate, modificandole in armi capaci di sparare davvero e quali siano le motivazioni che hanno indotto l’uomo a togliersi la vita.

18 Novembre 2010

Autore:

admin


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