In relazione alla problematica concernente la paventata interruzione da parte dell’AMAM del servizio di erogazione idrica a numerosi alloggi di proprietà dello IACP, determinato dalla persistente morosità nel pagamento delle utenze, il Prefetto, allo scopo di salvaguardare la salute e l’igiene pubblica, ha nuovamente sollecitato gli Enti competenti ad assumere ogni idonea iniziativa atta a scongiurare la sospensione del servizio.
Con l’occasione si rammenta, infatti, che la questione è stata oggetto di particolare attenzione già dagli inizi del 2014 quando, in occasione di dedicati incontri svoltisi presso questo Palazzo del Governo, si era addivenuti ad alcune intese ed era stato individuato il seguente percorso:
- Lo IACP, che nel frattempo aveva provveduto a individuare per ciascun immobile interessato un amministratore, si era impegnato a revocare le lettere di disdetta del contratto di fornitura già inviate ai diversi condomini in modo da impedire l’interruzione della fornitura idrica e consentire la volturazione dei contratti nei riguardi dei privati;
- l’Amam si era impegnata a sospendere le azioni giudiziali intraprese per il recupero dei crediti;
- Entrambi gli Enti avevano assunto infine l’impegno a sottoscrivere un piano di rientro per una composizione bonaria dei crediti pregressi maturati.
A tutt’oggi, risulta invece che gli impegni siano stati disattesi, e poiché viene ventilata la sospensione di un servizio pubblico essenziale, che rientra tra i beni primari per la collettività, appare improcrastinabile procedere per una pronta soluzione del problema.
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