Pochi ne parlano in maniera esplicita, ma certamente questa sera in tanti saranno, nonostante la giornata festiva, a presenziare l’incontro-assemblea promosso dal sindaco sul tema dell’accoglienza dei migrantes. Lunedì sarà il giorno in cui l’amministrazione brolese, come tante altre dei nebrodi, dovrà dar risposte alla Prefettura. Non c’è altro tempo. Strade tracciate… bisogna scegliere quale percorrere.
“Un problema serio, che deve essere compreso e condiviso nelle scelte.
Un problema, anche se non sempre bisogna dar un accezione negativa al termine, che ha – dettate dalla Prefettura – tempistiche strettissime.”
In tal modo iniziava la lettere invito con la quale Irene Ricciardello, il sindaco di Brolo, due giorni fa al diffuso, invitando i cittadini all’incontro pubblico di questa sera.
Un incontro che oltre ad informare i brolesi delle risultanze dell’incontro di giovedì scorso svoltosi in Prefettura nasce dalla necessità di trovare una scelta condivisa su quale strada percorrere sul tema dell’accoglienza.
Così Irene Ricciardello ha scelto di incontrare questo pomeriggio, 23 luglio, alle 19,00 in un’assemblea aperta, i suoi concittadini.
“Lo farò nella sala consiliare – ha scritto il sindaco- luogo non scelto casualmente. Un luogo istituzionale che rappresenta la casa di tutti, proprio per la gravosità della decisione da prendere dove la politica farà la sua parte ma che deve interpretare al meglio la volontà della cittadinanza.”
E’ ovvio che non ci sono nè margini di tempo per tergiversare nè strade da inventarsi.
Bisognerà scegliere, optare forse per le uniche due soluzioni possibili.
Ma oggi Brolo farà i conti, pubblicamente, forse come non mai, sul tema “l’immigrazione e l’accoglienza”.
Un tema che risveglia gli animi anche quelli di solito tranquilli e sonnacchiosi e che corre il rischio di far dividere le coscienze e di erigere muri tra le persone.
A parole, tranne rari post sulla piazza virtuale di facebook, nessuno dichiara, anche perchè temendo d’essere apostrofato come “razzista”, di essere contro, ma di contro non sono pochi quelli che non vogliono l’etichetta di “buonista”, puntualizzando con se, ma, forse, idee e punti di vista posizioni a volte soltanto retoriche.
A sentir la gente c’è PREOCCUPAZIONE.
Il Migrantes di per se è già un problema per tanti.
Spesso sino ad ora le discussioni, prive di atti concreti sono state solo di facciata, zeppe di retorica, di politica e pregiudizi.
Chiacchiere da bar, non volendo comprendere che la maggior parte dei migranti non è costituita da soggetti in fuga da guerre o persecuzioni (per loro le convenzioni internazionali garantiscono varie forme di protezione), bensì da persone affamate, in cerca di cibo e di lavoro, che sfuggono da una terra che spesso noi europei abbiamo depredato senza pagar nessun dazio.
Una massa che accoglie anche altro.
E che vista in Tv per molti diventa cosa diversa quando potrebbe entrarti in casa.
Brolo oggi dovrà dar risposte ma sopratutto interrogarsi.
La Politica, le associazioni, i rappresentanti di gruppi sociali dovranno far scelte, prendere posizioni, dir quel che pensano a seconda della propria fede, della propria ideologia politica e della propria realtà quotidiana, ma sopratutto scoprire quelle “regole” dell’accoglienza che la prefettura impone, che lo stato determina, pronto a chiedere e spesso mai a dare.
Scelte che devono far i conti con le realtà concrete, senza romanticisci o cinismi e che poi dovranno essere condivise con l’Amministrazione che a sua volta deve dar risposte e che in ogni caso, a seconda della scelta presa, avrà oneri e responsabilità, non da poco, nel tempo.
Anche quest’entità dovrà far conti con organici, con fondi, con locali, con scelte che poi scaturiranno dall’incontro di oggi tenendo conto anche degli umori dei cittadini, delle disponibilità imprenditori di chi potrebbe o già ha fatto scegliere di ospitarne gruppi, di luoghi, frazioni, quartieri, o altro dove ospitarli..
Anche su questo sarà opportuno oggi far luce non escludendo di accendere i fari su opportunità, risorse, lavoro e occupazione che i Migrantes in un circolo virtuoso e non virtuale possono rappresentare.
“Ci sono strade da scegliere e da percorrere… dobbiamo trovare insieme la direzione da prendere, – ha detto la Ricciardello – ma soprattutto dobbiamo sconfiggere pregiudizi, luoghi comuni, paure irrazionali.”
Ed il sindaco parla di “pillole da mandr giù”.
Un’espressione forse cruda, ma di certo perfetta e che rende l’idea.
Irene Ricciardello è diretta, vuole uno spaccato della Brolo sociale pronta al confronto quest’oggi.
Invita oltre ai cittadini, soprattutto le associazioni, quelle politiche, culturali, sociali, il mondo cattolico con il prete in testa, i rappresentanti delle scuole- altra frontiera dell’accoglienza – del mondo del lavoro, sindacati e partiti politici a partecipare, a dire la loro, quel che pensano, ma anche i rappresentanti di altri credi religiosi, “il paese è di tutti” e per questo il sindaco ha invitato anche i rappresentanti di quelle etnie che sono giunte a Brolo alcuni da più di 40anni fa e che sono esempio di integrazione.
L’appuntamento è alle ore 19,00
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