MILAZZO – Atti persecutori, percosse e lesioni personali gravissime, arrestato quarantenne
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MILAZZO – Atti persecutori, percosse e lesioni personali gravissime, arrestato quarantenne

carabinieri-archivio

Violenza che durava da anni in una famiglia milazzese.

I militari hanno arrestato, M.M. operaio 40enne di Milazzo, già noto alle forze dell’ordine.
I Carabinieri, vincendo la paura e le preoccupazioni della vittima, sono riusciti a ricostruire minuziosamente quasi 5 anni di umiliazioni, vessazioni, minacce di morte, violenze fisiche e morali subite dalla compagna 26enne dell’arrestato, che spesso in stato di manifesta ubriachezza e spesso alla presenza del loro figlio ancora piccolo, in ripetute occasioni, anche pubblicamente, per futili motivi aveva colpito con schiaffi e pugni al volto e alla testa la compagna, che in più di un’occasione necessitava delle cure del pronto soccorso.
In molte occasioni però, la donna, stretta nella morsa della paura e dell’angoscia, ha spiegato ai medici che quelle ferite e quelle contusioni erano provocate da cadute accidentali, impedendo di fatto l’intervento dei Carabinieri.
L’escalation di violenza negli anni è andata aumentando e così la donna non ha potuto più evitare i ripetuti interventi dei Carabinieri; l’episodio più grave risale alla fine di giugno, allorquando, il 40enne, durante una lite, in un eccesso d’ira e con brutale violenza ha colpito la giovane ragazza con un’energia fisica tale da farla stramazzare al suolo, abbandonandola per strada di notte con una frattura delle ossa facciali e il viso sfigurato.
Le indagini dei Carabinieri hanno fatto emergere una vita familiare terribile sia per la compagna che per il figlio minorenne.
L’arrestato, animato tra le altre cose anche da una gelosia morbosa, in più occasioni ha aggredito non solo la donna ma anche chi, in pubblico, si “permetteva” semplicemente di salutarla.
Il 40enne, è stato arrestato per i reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni gravi, violenza privata e minacce, e condotto al Carcere di Messina Gazzi.

9 Settembre 2016

Autore:

redazione


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