la lettere aperta
Da diverso tempo si registrano con cadenza regolare, degli interventi altisonanti e per lo più da gruppi di persone, che in verità non dovrebbero avere voce in capitolo, a difesa della associazione il Giglio descritta come vittima di presunte angherie da parte del CdA della Fondazione Lucifero.
La realtà è invece completamente diversa rispetto a questa narrazione che tende a mascherare una situazione anomala che vede l’Associazione Il Giglio, priva di qualsiasi copertura contrattuale, che occupa abusivamente i locali di proprietà dell’Ipab (Ente pubblico) dove organizza eventi a pagamento.
Gli introiti che la Associazione il Giglio realizza nel corso dell’anno financo nel periodo natalizio sono ovviamente sgravati dall’onere di fitto locali, perchè avvengono nel sito occupato che è di proprietà della Fondazione Luciifero e, inoltre, usufruiscono, sempre al di fuori di ogni parametro contrattuale, dei benefici connessi all’utilizzo di una ospitalità che comprende la fruizione di corrente elettrica, gas, telefono e tributi locali.
Detto questo appare doveroso specificare che non è tanto la associazione il Giglio che va difesa, quanto la Fondazione Lucifero che, in realtà, è vittima di una prepotenza commessa da chi vuole esercitare una attività che vanta fini solidaristici ma che sostanzialmente opera a fini anche economici.
In buona sostanza, da tempo, il CdA della Fondazione mentre cerca di portare alla normalità il rapporto con l’associazione Giglio viene preso di mira da una attività costituita da diverse gruppi di persone che si muovono all’unisono descrivendo chi si adopera per la legalità come il cattivo, mentre chi organizza eventi e festicciole appare come il buono.
La verità, che un giorno potrebbe anche essere processuale, è invece profondamente diversa e chi con grande disinvoltura afferma cattiverie e falsità dovrà ricredersi profondamente sulla bontà del suo operato.
Dr. Sebastiano Pistorio