Domenica sei e Lunedì sette marzo Su Raiuno andra in onda “Il pugile e la Miss”, la fiction che racconta la travagliata storia d’amore tra Fulvia Franco e il pugile triestino Tiberio Mitri
– di Saverio Albanese – Roma– Lei in abito rosso stile anni cinquanta, con i riccioli neri che le incorniciano il volto truccato. Lui in canottiera e a torso nudo, gel sui capelli e ciuffo ribelle: Martina Stella e Luca Argentero appaiono così nelle immagini dal set di “Il Pugile e la Miss”, miniserie Rai, che andrà in onda domenica sei e lunedì sette marzo sulla rete ammiraglia della Rai. Registrata tra Trieste e Buenos Aires, i due attori interpretano il pugile Tiberio Mitri e la moglie Fulvia Franco, la prima coppia “paparazzata” sulle copertine delle riviste dell’epoca. Lui nel 1948 diventa campione italiano dei pesi medi lei, invece, nello stesso anno, viene eletta Miss Italia.
Oggi potrebbe sembrare normale, ma allora il matrimonio tra Fulvia e Tiberio, celebrato il 15 gennaio 1950 nella chiesa di Sant’Antonio a Trieste, fece scalpore perché era la prima volta che un campione sposava una miss siglando un “insolito” connubio tra il mondo dello sport e quello della bellezza. Il loro romanzo d’amore è stato il primo al centro dell’interesse mediatico che oggi gira intorno a un calciatore famoso e la showgirl del momento.
“Sono due giovani triestini belli e famosi – ha dichiarato il regista Angelo Longoni– che rappresentano la rinascita dell’Italia del dopoguerra, piena di sogni e illusioni, andata poi incontro a un destino che queste speranze le ha in parte deluse”.
Il percorso che porta Fulvia Franco a partecipare a Miss Italia, nel 1948, ancora guidato da Dino Villani, parte dallo studio fotografico Ceretti, dove Fulvia va con la mamma per farsi fotografare: qui la convincono a partecipare al concorso. I suoi dati: altezza 1,70, busto 98, vita 63, fianchi 98, capelli castani e occhi scuri.
Subito dopo l’elezione, la Miss triestina fu accolta in modo trionfale dalla sua città per il particolare significato che il riconoscimento assunse nel clima di rivendicazione di appartenenza di Trieste all’Italia. Siamo infatti a Stresa. Le sorti di Trieste, ancora sotto l’amministrazione angloamericana, sono in bilico e tutto può servire a riallacciare la città all’Italia. Scrive Dino Villani: “Il suo ritorno a casa, in un giorno di ottobre, fu un trionfo: un corteo di automobili accompagnò Miss Italia al posto di blocco del territorio libero di Trieste e il percorso dal confine alla città vide la folla ferma lungo le strade ad applaudire e a salutare con bandiere e fazzoletti tricolori. Un aereo seguiva il corteo, gettando fiori, e l’arrivo in città suscitò un tripudio incredibile”.
Il presidente della giuria di Miss Italia quell’anno fu Antonio De Curtis, in arte Totò, e fu proprio lui a convincere uno dopo l’altro i giurati a votare Fulvia a scapito della favorita, la bolognese Ornella Zamperetti. Sempre Totò la portò poi al successo come attrice: dopo la vittoria infatti Miss Italia cominciò a girare film grazie al celebre attore italiano, ma il sogno di diventare la nuova Lucia Bosè svanì presto. A Valbruna conobbe Tiberio Mitri con il quale il matrimonio andò presto in tilt. La prima miss di Trieste morì nel 1988.

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