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MISS ITALIA 2014 – “Senza Frontiere” e “Senza Misure”, ovvero il concorso che cambia

Miss di origine straniera, ma con cittadinanza italiana; miss mamme e miss “curv: sono tante le ragazze che hanno una storia da raccontare e che, grazie alla loro peculiarità, vedono e vivono la partecipazione a Miss Italia da una prospettiva particolare.
Cosa significa sentirsi italiana pur avendo origini straniere? Lo spiega Astride Carlos, Miss Linea Sprint Friuli, nata a Latisana (Ud), da madre di origine congolese e padre dell’Angola. Da due mesi Astride ha ottenuto la nostra cittadinanza.  “Sono davvero fortunata ad aver ottenuto la cittadinanza, il Paese in cui sono nata e nel quale vivo da sempre. Sono solidale verso tutte le ragazze che sono ancora in attesa di riceverla e sono felice che quest’anno il Concorso abbia aperto le porte anche a loro”.
Anche Valentina Paganotto, Miss Linea Sprint Piemonte, di origine venezuelana, racconta la sua esperienza: “Sono nata in Venezuela, ho 19 anni, ma sono in Italia da quando ne ho sette. Grazie alla nazionalità di mio padre, che è italiano, ho subito avuto la cittadinanza. Ma a parte questo, io mi sento italiana per le abitudini, il mio stile di vita, le tradizioni e la cultura. Mi sento molto più italiana che venezuelana. Proprio per questo credo che dare la possibilità di partecipare al Concorso anche a ragazze che vivono qui, pur non avendo ancora la cittadinanza, sia giusto”.Valentina_Paganotto
A Miss Italia si parla spesso di mamme, in particolar modo di quelle miss. Ma quando ad essere mamma è proprio una ragazza in gara, come vive la lontananza dal proprio figlio? Racconta la sua esperienza Katja Luraschi, Miss Italia Sprint Piemonte mamma di un bimbo di quattro anni, Leonardo.
Sarà per l’età –  Katja ha 28 anni -, sarà perché sono mamma ed ho fatto in questi anni un percorso spirituale che mi ha cambiata tanto,  sto vivendo il Concorso con molta maturità e serenità. E’ come se avessi vissuto tante vite, ed ora mi sento una persona centrata, in equilibrio: per questo mio figlio mi manca, ma riesco a stare bene anche da sola, non sono ossessiva verso di lui. Riesco a vivere momenti di riflessione e di solitudine con me stessa anche qui. Quando tornerò da lui, avrò qualcosa in più da dargli. Vedo le altre ragazze, tutte più giovani, e le osservo quasi come una mamma: avere un figlio ti trasforma completamente, ti illumina”.Katja_Luraschi
Anna Giulia Sant, Miss Curvy Friuli Venezia Giulia, 23 anni, è particolarmente felice di portare la fascia introdotta nel 2011 da Patrizia Mirigliani, per promuovere la bellezza morbida delle ragazze taglia 44. “La bellezza non è spigolosa, ma è armonia di linee. La donna più bella del mondo per me è Monica Bellucci, un’esplosione di femminilità. Perché non dovrebbero avere spazio nella moda e nel cinema ragazze formose, con le curve al posto giusto?
Carmen_CaramiaTra le miss c’è anche chi desidera ottenere sempre il massimo e ha fatto del principio dell’economicità, “efficacia ed efficienza”, il proprio motto. Ad esempio Alessia Reda, Miss Wella Calabria, 20 anni.  “Durante una lezione all’Università una docente parlò di questo principio di economia: da quel giorno cerco di applicarlo in tutto, dallo studio ai rapporti personali, dando sempre tutta me stessa. Nelle cose bisogna esserci al 100%, non possiamo fare sconti. Io, ad esempio, devo vedere ogni giorno il mio fidanzato e i miei amici. Mi  piacciono molto Alessia Marcuzzi e Simona Ventura proprio per questo motivo: sono donne che professionalmente vanno al massimo ed ottengono il meglio, facendo tutto bene”.
Molto riflessiva e sempre pronta a migliorarsi è anche Carmen Caramia, Miss Kia Puglia, 20 anni. “Il gioco si sta facendo duro ora che siamo rimaste 60, ed ora i duri cominciano a giocare. A questo punto si vede davvero chi ha un obiettivo, chi vuole arrivare fino in fondo e chi no. La competizione, però, deve essere sana e corretta, deve servire a migliorarci, a tirare fuori il meglio di noi stesse. Credo che Simona Ventura si sia mossa in questa direzione, lanciandoci anche qualche provocazione per stimolarci: la personalità si vede in questo, nel saper accettare le sfide, non solo i complimenti”.

3 Settembre 2014

Autore:

admin


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