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Vi piace questa nuova Miss Italia che ci tiene a presentarsi come una ragazza molto sofisticata? Definita dalla patron Patrizia Mirigliani una “Miss tascabile”, per via di misure poco dirompenti- pronuncia parole come opinabile e oggettivizzazione, e se ne compiace un sacco, nel corso della nostra chiacchierata informale si è sempre mostrata audace, determinata e spavaldamente sicura di sé, è stata salutata da tutti come “la Miss giusta al momento giusto”. Oltre alla coroncina di reginetta si è messa in testa di cambiare immagine al concorso, e anche alla figura femminile nella società. “Mi sono iscritta a Miss Italia per questo, ce n’era bisogno. In passato mi hanno proposto spesso di partecipare alle selezioni ma avevo snobbato l’idea perché ero prevenuta riguardo ai concorsi di bellezza. Ma quest’anno –ha proseguto la neo Miss Italia– in seguito a tutte le critiche che ci sono state, mi sono resa conto che c’era veramente la necessità di cambiare. La sento come una mia prerogativa, perché ho visto coincidere per la prima volta quello che è l’intento di Miss Italia con l’intento mio personale e quotidiano. Quando mi propongo ho sempre l’imposizione” mentale di dimostrare di non essere solo piacevole ma di avere anche sostanza”.
Miss Italia – La reginetta Giulia
Jesolo (Venezia)– Quando vinse Miriam Leone nel 2008 alcuni giornali scrissero che era cominciata l’epoca delle miss di nuova generazione che hanno “bel volto e buona testa”.
Miss Italia 2013, a nostro modesto avviso, fa parte di questa schiera e, molto di più. In conferenza stampa, Giulia, alta 170 cm, occhi chiari, capelli castano chiari e vaga somiglianza con Margareth Madé, non solo è apparsa come “una che sa parlare”, come si dice delle miss, intendendo di far loro un complimento, ma è andata oltre.
Preparata, disinvolta, ha affrontato qualunque argomento (dalle critiche a Miss Italia, alle questioni sollevate dal presidente della Camera on Boldrini, all’immagine della donna di oggi nelle televisione e nella società).
Qualcuno dei presenti ha azzardato che “una Miss Italia così non c’è mai stata”. Le altre ragazze presenti all’incontro stampa le hanno addirittura tributato un omaggio collettivo per avere, finalmente, dato voce a tutte loro, ribadendo con parole chiare che “le miss, anzi le donne in generale, non sono mute né nude, né manichini, ma persone da rispettare”. Giulia, però, ci è sembrata molto determinata e non disdegna una carriera nel mondo dello spettacolo: “Le due cose posso convivere, l’una non esclude l’altra”. Il suo obiettivo è quello di cambiare l’immagine della donna nella società: la ragazza è giovane ma sembra avere le idee molto chiare!

Giulia Arena non è fidanzata e ci scherza su: “mi son portata avanti per prevenire la discussione si fidanza / si sfidanza”. Miss Italia ha un tatuaggio molto particolare sul petto: “fatti non foste a viver come bruti”, la famosa frase di Dante Alighieri. Giulia ci tiene molto a specificare di non essere la Miss Italia che sogna la pace nel mondo ed indovinate qual è l’ultimo libro che ha letto?
“L’arte di ottenere ragione di Schopenhauer, un testo che mi è stato consigliato da un docente in seguito a una discussione avuta in classe. Lettura originale, sicuramente non leggera ma che mi ha aiutato a capire come si può argomentare una tesi anche senza avere molti elementi a disposizione”.

Al momento della proclamazione non ha versato lacrime, così come era accaduto alla nostra Stefania Bivone nel 2011: “Invece sì e devo confidarti, però, che erano lacrime ben nascoste, legate più che altro all’adrenalina. Se non sono scoppiata a piangere a dirotto è perché davvero non mi aspettavo di vincere, ed ero tranquillissima”.
Idee molto chiare anche quando si tocca il tema della politica: “Sono di sinistra, al liceo ero in prima fila durante le occupazioni, sono stata rappresentante d’istituto. La politica ultimamente mi aveva deluso, ma ora credo in Matteo Renzi, lo voterò alle primarie”.
Giulia, papà finanziere, mamma casalinga, ha un fratello di nome Francesco, neo diplomata al liceo scientifico, ha deciso di trasferirsi a Milano e di iscriversi alla facoltà di Giurisprudenza internazionale dell’Università Cattolica, scelta dettata anche dalla passione per la lingua inglese, alimentata dai viaggi negli Stati Uniti, Canada e Malta. A casa sua vivono anche due cani, due pappagalli, due scoiattoli, un coniglio e diversi acquari. Aspira ad una carriera giuridica internazionale, ma vorrebbe fare anche cinema ed essere al timone di un talk –show: “Le due cose possono convivere, l’una non esclude l’altra, è tutta questione di determinazione”.
La meravigliosa isola siciliana, dunque, non solo ha messo in “cascina” il secondo trionfo consecutivo, il terzo negli ultimi cinque anni, dopo Giusy Buscemi, oggi new entry nel cast di Don Matteo 9 e Miriam leone nel 2008, eguagliando, altresì, un record che in 74 anni di concorso si era verificato una sola volta: l’unico precedente, infatti, risale agli anni 2004 e 2005 quando il titolo rimase in Piemonte con Cristina Chiabotto (la Miss Italia più bella degli ultimi quattro lustri) ed Edelfa Chiara Masciotta, grazie alla brillante intuizione dell’attuale gente regionale, dottor Vito Buonfine. Altro dato significativo da rimarcare è che il titolo di Miss Italia è rimasto nel cuore del profondo Sud in dieci delle ultime diciassette edizioni ai quattro trionfi a testa per Sicilia e Calabria (Claudia Trieste nel 1997, Daniela Ferolla 2001, Maria Perrusi 2009 e Stefania Bivone nel 2011), uno a testa per il Lazio (Tania Zamparo nel 2000) e Puglia (Manila Nazzaro nel 1999).