MISS ITALIA – La taglia 44 al centro del dibattito televisivo
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MISS ITALIA – La taglia 44 al centro del dibattito televisivo

Giulia_Nicole_Magro– di Saverio Albanese
Roma– La stupefacente Giulia Nicole Magro, 18 anni da compiere il prossimo 17 ottobre, capelli biondi e occhi azzurri, seconda classificata nel concorso di Miss Italia 2010, sta facendo il giro di tutte le televisioni nazionali per parlare dell’episodio che l’ha resa momentaneamente “famosa” (per 2–3 centimetri  in più ai fianchi, 92 anziché 89,  la moda non la vuole, ma lei – alta 1.80 per 57 Kg–  non accetta di  digiunare, piuttosto rinuncia alle sfilate). “Non sono stata respinta dal mondo della moda, ma da un’agenzia– ci ha tenuto a puntualizzare Giulia Nicole Magro, la barby natia di Camisano Vicentino (Vicenza)– è giusto andare in palestra per soddisfare le esigenze della moda,  ma senza saltare i pasti. Tra la scuola (devo fare la maturità) e il lavoro, non ho il tempo, né la mente libera per mangiare meno e andare in palestra. Poi, sono convinta che alla mia giovane età ci sono cose migliori da fare. Un giorno mangerò in modo più sano, abolendo i dolci, che sono la mia passione, ma non credo che siano questi i motivi che fanno la differenza. Se il mondo della moda mi dice di no, farò qualcos’altro”.
Giulia Nicole Magro e Patrizia Mirigliani, che ha aperto, anzi ha istituzionalizzato, la taglia 44 a Miss Italia, hanno dato spunto a un dibattito che coinvolge i medici, attenti ai pericoli che portano all’anoressia, gli psicologi, gli stilisti, la stampa.  Giulia_Nicole_Magro_01Si registrano, in una sintesi colta nei vari programmi, i commenti più vari. “Miss Italia 2011 vedrà sfilare anche le ragazze con la taglia 44 –ha spiegato la patron del concorso Patrizia Mirigliani– e mi fa estremamente piacere che questa iniziativa sia stata definita una ‘rivoluzione culturale’. Le donne italiane che vediamo comunemente hanno una taglia dalla 40/42 in su; gli stilisti hanno altre esigenze. Tutti abbiamo però il dovere di mettere in guardia le ragazze perché è assurdo vedere mannequin pelle e ossa”.
Il geniale stilista lombardo Lorenzo Riva, una vita interamente dedicata alla moda, 40 anni di una moda frutto di passione, di ricerca creativa e di stile, che mondo dello  spettacolo cosi come nel lavoro ha saputo unire sacro e profano, tradizione e modernità, in un incredibile melange che gli sta dando grandi soddisfazioni ha dichiarato: “La donna della moda deve essere magra, ‘sfilata’, sottile, ma non un mucchio di ossa perché noi, le ossa, non le mettiamo in pedana”.
Altro parere autorevole, quello di Stefano Dominella, presidente della maison Gattinoni: “Sono assolutamente d’accordo con l’iniziativa di Patrizia Mirigliani: la donna mediterranea, e quella italiana in particolare, è formosa. Le donne dell’alta moda sono russe, nord europee o americane”.
La 21enne di Parma Benedetta Mazza, una delle quattro ereditiere del fortunatissimo programma condotto da Carlo Conti in onda ogni giorno sulla rete ammiraglia della Rai, ci confida: “Due anni fa a Miss Italia un giurato mi ha detto che dovevo mettermi a dieta, ma io sono andata per la mia strada, con la mia taglia 44, ed ho fatto bene. Oggi il lavoro in televisione mi dà ragione”.Lorenzo_Riva     
Il giornalista e conduttore televisivo Maurizio Costanzo esprime un giudizio lusinghiero sulla iniziativa di Patrizia Mirigliani: “Tempo fa fui io a proporre per primo di togliere le misure standard per le concorrenti di Miss Italia e oggi condivido la decisione di Patrizia Mirigliani di ammettere la taglia 44. Finalmente tornano le forme e forse questo è un antidoto all’anoressia”. Gli fa eco la collega Lina Sotis: “Gli uomini detestano le donne/grucce che piacciono tanto agli stilisti. L’idea di Patrizia è rivoluzionaria perché può cambiare l’estetica e anche l’etica delle ragazze. Tutte abbiamo il nostro stile. C’è posto per la donna magra, ma deve esservi posto anche per la ‘stramorbida’ che poi è quella che piace”. Patrizia_Mirigliani_Alessia_Filippi
La carrellata di pareri si chiude con il giudizio della psicoterapeuta Katia Vignoli: “Non demonizzo la magrezza perché alcuni fisici sono belli sottili, ma non porre l’obiettivo sul must ‘magrezza uguale bellezza’ è un ottimo messaggio. Bisogna trovare il coraggio di essere uniche, non vestite uguali. E poi, tutti i difetti che noi donne ci vediamo addosso sono da valorizzare”.

29 Gennaio 2011

Autore:

admin


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