“MOLIOR” & FONDAZIONE PRESTI – L’opera di Nino Ucchino è stata riposizionata dopo mesi di peripezie burocratiche
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“MOLIOR” & FONDAZIONE PRESTI – L’opera di Nino Ucchino è stata riposizionata dopo mesi di peripezie burocratiche

“Molior” è la scultura del G7 simbolo dell’accoglienza. Era stata, subito dopo il G7, rimossa perché mancavano tutti i necessari permessi alla sua permanenza in quel punto. Nei mesi scorsi, di intesa con il maestro Ucchino, il sindaco ha chiesto e ottenuto dalla Città metropolitana la concessione in comodato d’uso per nove anni dell’area parcheggio situata in corrispondenza dell’inizio di via Pirandello, dove ora “Molior” è stata riposizionata per essere ammirata dai residenti e dai turisti come simbolo di bellezza e anche come riferimento di un percorso territoriale costituito da altre opere in acciaio dello stesso artista.  Al taglio del nastro erano presenti, insieme a Ucchino, il sindaco Eligio Giardina con assessori e consiglieri comunali, il primo cittadino di Castelmola Orlando Russo; il deputato regionale Franco De Domenico; l’ex commissario straordinario della Città metropolitana di Messina, Filippo Romano; il mecenate Antonio Presti, presidente della Fondazione “Fiumara d’arte-Le Rocce” che ha fortemente voluto quest’evento, autorità militari, amministratori di altri comuni e cittadini.

Domenica 7 gennaio 2018 si è tenuta la cerimonia di inaugurazione di “Molior”, scultura in acciaio inox realizzata dall’artista Nino Ucchino. L’opera, realizzata su richiesta dell’Amministrazione comunale di Taormina e del suo sindaco, Eligio Giardina, trae origine dal verbo latino che significa “costruire, edificare, mettere in moto” ed è stata creata come simbolo di accoglienza della città del Centauro.

Al taglio del nastro erano presenti, insieme a Ucchino, l’amico e mecenate Antonio Presti, presidente della Fondazione “Fiumara d’arte-Le Rocce”, il sindaco di Taormina Eligio Giardina, l’ex commissario straordinario della Città metropolitana di Messina, Filippo Romano, autorità militari e istituzionali, amministratori di altri comuni e cittadini.

Dopo l’inaugurazione dell’opera, gli amici di sempre Presti-Ucchino si sono incontrati presso lo studio dell’artista a Savoca per un pomeriggio all’insegna della creatività.

Alla cerimonia di ri-inaugurazione si è arrivati dopo quasi un anno di peripezie burocratiche e scontri istituzionali.

La Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali di Messina, dopo il posizionamento, aveva infatti dato parere negativo alla collocazione della statua parlando di “opera per la quale si rileva estraneità e assenza di pertinenza formale che determina un contrasto non sostenibile per l’elevata valenza paesaggistica dei luoghi”.

Per le Belle Arti, quindi, a Taormina, il cui territorio è interamente sottoposto a vincolo di notevole interesse pubblico, “Molior” non poteva trovare casa.

Una decisione che aveva mandato su tutte le furie l’autore della scultura che aveva evidenziato come negli ultimi 40 anni la Soprintendenza abbia dato il consenso a scelte urbanistiche molto discutibili sul territorio, dicendo invece no a una scultura: “Mi sono stufato, spero di portarla a Roma” aveva detto l’artista di S. Teresa di Riva il cui laboratorio sorge a Savoca. >Inieme al comune intellettuali artisti e la fondazione di Antonio Presti si sono attivati contro il provvedimento di diniego ed è emerso come la Soprintendenza non avesse il potere di bloccare il posizionamento dell’opera in acciaio, non avendo competenza per intervenire su quell’area.

Così “Molior” ha fatto la sua ricomparsa e si è arrivati l’inaugurazione ufficiale.

10 Gennaio 2018

Autore:

redazione


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