Giacobbe: “Commenti lesivi della mia figura professionale da commentatori Rai”
Julio Velasco non nasconde la gioia della vittoria: “Non volevo passare il turno ai punti, volevo vincere questa partita. Sono felice e sorpreso dei miei ragazzi, non saprei dirvi chi è stato il migliore”. Velasco pensa al 12° posto conquistato, pensa che da adesso in poi potrà divertirsi veramente ed aggiunge: “Siamo cresciuti partita dopo partita, abbiamo giocatori molto giovani che hanno imparata molto più in questo mondiale che in altre occasioni”. Se la ride sornione l’italico fenomeno pensando a Cuba ed alle altre formazioni che dovrà incontrare lungo la strada che porta a Roma, se la ride pensando che, chissà, tutto può accadere!

Egitto vs Spagna 1-3 (20/25, 30/28, 16/25 e 19/25)
EGITTO: Fathy, abballa 6, Salah, Abdel Latif 23, Alaydy (L), Ashraf (cap), Rashad 4, El Kotb 3, Youssef 9, Moneim 14, Raouf 4. Head coach: Antonio Giacobbe
SPAGNA: Hernan 2, Perez 22, Fernandez 11, Garcia Torres (cap.) 11, Sevillano 13, Noda 10, Llenas (libero); Rodriguez 1, Saucedo 2, Gens 1, Salas, Palharini n.e. Allenatore: Julio Velasco
Arbitri: Bjelic Zorica (Srb) e Wang Ning (Chn)
Dopo un avvio spagnolo è Moneim, a riequilibrare il punteggio fino al vantaggio del primo tot 8/7. Funziona bene il muro spagnolo smorzando gli entusiasmi avversari, Perez punisce dalla seconda linea (2° tot 12/16). I continui errori in ricezione della seconda linea spagnola inducono gli avversari a puntare decisamente in quella zona del campo avversario, recupero egiziano fino al 18/21 quando coach Velasco sospende il tempo e riorganizza il gioco. Termina il set 20/25
Inizia bene l’Egitto, più determinato, più concreto, Spagna alle prese con i soliti problemi di ricezione, resiste l’attacco, 8/7 al primo tot poi il sorpasso. In equilibrio fino al 20/18 quando la panchina spagnola chiama time out, troppo discontinui i ragazzi del fenomeno, più convinti, gli egiziani che si affidano alle bordate diagonali del mancino Salah, 12 pt in questo set, a lui l’onere e l’onore del set 30/28.
Spagna conduce il terzo set fino al 16/25, decisamente più precisa in attacco, attenta in difesa dove il muro fa la differenza (tot 6/8 e 8/12). In casa egiziana vistoso calo fisico dei reparti d’attacco che non consente lucidità ne reazioni.
Salah ci prova, deciso a non mollare, ma le ultime energie proprio non bastano per affrontare una Spagna disposta a cedere qualche punto ma non la partita, il 12° posto in questi mondiali 2010 è veramente un regalo inatteso. 19/25
Egitto lascia il torneo, il divin Julio vola a Roma, con la consapevolezza d’aver provato a vincere tutto ciò che fin qui si poteva. Vincere sempre e comunque.