MONTAGNAREALE – Intitolata piazza a ex assessore Salvatore Buttò
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MONTAGNAREALE – Intitolata piazza a ex assessore Salvatore Buttò

foto_3_400_x_300Nel corso di una cerimonia ufficiale l’Amministrazione Comunale di Montagnareale, guidata dal sindaco Anna Sidoti, ha intitolato la Piazza centrale della contrada Santa Nicolella a Salvatore Buttò, ex assessore comunale del centro collinare.
Salvatore Buttò (meglio conosciuto come “Turiddu”) nacque a Montagnareale il 9 Aprile 1928. Visse la sua fanciullezza in una borgata alla periferia del territorio comunale, la Frazione Santa Nicolella, già all’epoca abbastanza urbanizzata per il fatto di svilupparsi lungo la direttrice provinciale Patti-San Piero Patti. Compie gli studi di base (all’epoca, soprattutto nei centri periferici, si seguivano gli studi fino alla terza elementare, raramente si arrivava a terminare il primo ciclo di istruzione). Impegna le sue giornate aiutando i genitori nei lavori di campagna e con qualche lavoretto in proprio. Probabilmente la possibilità di osservare giornalmente il movimento veicolare sulla strada provinciale prospiciente la propria abitazione, unita a una spiccata capacità creativa oltre a una naturale predisposizione ad indagare campi di azione fuori dalle rigida realtà quotidiana, sono alla base della scelta di prendere la patente di guida e svolgere il servizio taxi. Invero, il Sig. Buttò recepisce le richieste degli abitanti della piccola frazione e delle contrade limitrofe che lamentano seri disagi nel raggiungere il centro del paese o la vicina Patti, sede di servizi essenziali. Con tale servizio taxi Salvatore Buttò inaugurerà una fase importante per lo sviluppo socio culturale di tutta la zona di Campagnagrande, in quanto darà la possibilità all’utenza di raggiungere agevolmente i nodi territoriali più importanti ma, soprattutto, sarà di incoraggiamento per le giovani generazioni ad intraprendere percorsi di studio più completi, in considerazione della possibilità di raggiungere più facilmente le sedi degli istituti di istruzione secondaria della vicina Patti e garantirsi un futuro migliore. Sposa la Sig.ra Angela Giarrizzo, con la quale fissa definitivamente la propria dimora a Santa Nicolella, sottraendosi alla tendenza del momento per la quale masse di contadini abbandonavano la propria terra per emigrare nel Norditalia o all’Estero in cerca di una vita migliore. Addirittura Salvatore Buttò sconsigliava tale atteggiamento e con veemenza richiamava i propri concittadini, parenti e amici ai valori della unità familiare, dell’amor patrio, rappresentando la necessità di impiegare le proprie energie per risollevare l’economia della propria terra, puntando sulle enormi risorse naturali che la Sicilia detiene e che aspettano solo di essere sfruttate.  Intanto cresce la stima nei confronti di Turiddu, che diventa punto di riferimento per i cittadini del circondario. Da qui l’iniziativa di farsi portavoce delle esigenze della comunità presso l’amministrazione comunale. Inizia così la sua esperienza di consigliere comunale (a partire dal 1970 e ininterrottamente fino alla sua morte, avvenuta nel Novembre del 1998) e di assessore (dal 1980 al 1994). Una esperienza lunga e proficua, caratterizzata da un contatto continuo con i cittadini, dei quali ha ascoltato ogni richiesta ed esigenza e ai quali ha dedicato la maggior parte della sua vita politica e umana. Grazie al suo impegno e alla sua presenza la Frazione di Santa Nicolella è stata particolarmente evidenziata nella programmazione di interventi di opere pubbliche, per cui è stata costruita la piazza, il campo di calcio, il centro sociale e recentemente sono state assegnate le case popolari, senza dimenticare gli interventi di sistemazione della scuola dell’infanzia e della scuola primaria. Ma al centro degli interessi dell’assessore Buttò sempre i singoli cittadini, con i quali intesseva e nutriva rapporti quotidiani. Infatti nei casi in cui non poteva essere raggiunto telefonicamente (nelle frazioni più piccole del comune il telefono è arrivato nel 1987), si recava personalmente dai cittadini della zona, rinnovando quotidianamente l’abitudine di “fare il giro” delle contrade a sentire le voci e le richieste dell’utenza. I successi elettorali, rinnovatisi per quasi 30 anni (è stato sempre uno dei primi eletti) testimoniano la stima e il rispetto, oltre a un profondo affetto, verso un uomo che si è servito del proprio potere per arricchire culturalmente e socialmente le generazioni che hanno vissuto gli anni del boom economico, regalandogli la possibilità di conquistarsi uno spazio nella realtà sempre più competitiva e selettiva. Ancora oggi a distanza di 10 anni dalla sua scomparsa, resta vivo, soprattutto nelle persone più anziane, il ricordo di un tale uomo, un  personaggio che è stato un eroe e che ha improntato di sé mezzo secolo di storia della frazione Santa Nicolella di Montagnareale, operando esclusivamente per i propri cittadini e per lo sviluppo sociale, culturale ed economico del proprio territorio.
Una piccola frazione come S. Nicolella, grazie ai suoi servizi e al suo impegno con proposte continue e a volte assillanti, è riuscita ad ottenere opere importanti per lo sviluppo e la crescita sociale. Le scuole (dell’infanzia e primaria), il centro culturale, l’impianto sportivo, le case popolari, le piazze (compresa quella di cui alla proposta d’intitolazione) rappresentano l’attività di quest’uomo che ha dedicato tutto se stesso al bene comune, distinguendosi quale asse portante di quello sviluppo territoriale.
In tanti anni di consigliere eletto e delegato assessore dal sindaco espletava la sua attività senza percepire indennità alcuna né missioni, mettendo a disposizione il suo mezzo personale di trasporto per i vari spostamenti al servizio dei cittadini con grande sacrificio, interessato ad una grande contrada denominata “Campagnagrande”.
1 Settembre 2010

Autore:

admin


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