Intervista realizzata da Giulia Quaranta Provenzano
Oggi la nostra libera collaboratrice Giulia Quaranta Provenzano ci propone un focus sul cantante. È possibile visionare il profilo Instagram di Gabriele Versaci cliccando su https://instagram.com/gabrieleversaci_real?igshid=MTIyMzRjYmRlZg==
Ciao! So che hai iniziato da giovanissimo a studiare presso l’Accademia di Canto e Musica Moderna di Palermo e lì tua insegnate è stata Enza Savona. Ebbene, ti chiedo subito da quale motore interiore ha avuto avvio questo tuo viaggio nella musica. “Ciao Giulia, esatto. Probabilmente ho iniziato prima a cantare e solo in seconda battuta a camminare. Ho cominciato i miei studi a Catanzaro, presso l’Accademia Fryderyk Chopin, guidato dalla professoressa Elvira Mirabelli… la quale, fin da subito, mi ha supportato e spronato a dare il massimo di me. Dopo aver ricevuto i suoi preziosi insegnamenti per cinque anni, ho poi intrapreso un nuovo percorso presso l’Accademia di Canto e Musica Moderna di Palermo con l’insegnante Enza Savona – tra di noi c’è stata immediatamente una fortissima chimica. Porto entrambe le mie docenti di canto nel cuore. Il mondo della musica mi ha da sempre attratto, ciò che ho scelto l’ho fatto in maniera naturale ché è come se spontaneamente facesse parte di me. Il mio obiettivo è sempre stato quello di poter esprimere quello che ho dentro proprio attraverso la musica, compresi i miei successi e il mio trascorso più in generale”.
Da bambino a cosa immaginavi di dedicarti una volta divenuto adulto e, se dovessi descrivere la tua vita con alcuni colori e altresì brani musicali, quali tinte e quali canzoni assoceresti rispettivamente a ciascuno dei momenti più significativi che hai attraversano sino ad oggi? “La mia infanzia non è stata una passeggiata, mio padre ci ha lasciati quando avevo solamente due anni d’età. Mia madre si è da subito presa carico di tutte le responsabilità da sola, ha portato avanti sia la casa che il lavoro. È una donna instancabile e meravigliosa. Provenendo io da un’umile famiglia e senza alcuna figura paterna appunto, ho dovuto lavorare tanto per arrivare dove sono oggi.. anche se so che la via da percorrere è ancora lunga. Uno dei brani più significativi della mia vita è sicuramente “Dimentico tutto”, di Emma Marrone. Proprio le prime parole di tale canzone sono quelle che mi ripeto ogni giorno, ossia <<Il sorriso non lo perder mai/ Qualunque cosa ti accada/ Qualcosa ti inventerai/ Non la vedi, ma è la tua strada>>. Se, invece, dovessi scegliere dei colori significativi per me sarebbero il bianco e il nero… li amo, allo stesso tempo esprimono la luminosità e l’oscurità similmente allo Yin e Yang”.
In che cosa identifichi il bello e qual è, a tuo avviso, il maggior pregio e potere della musica e dell’arte a più ampio raggio? “Citando Gabriele D’Annunzio, direi che il bello è l’asse interiore degli artisti e degli uomini d’intelletto. Come dargli torto, del resto?! Penso inoltre che la musica sia un’arma potentissima, forse più potente di qualsiasi altra cosa… attraverso essa si può esprimere l’inimmaginabile”.
Temperamento (ossia la risposta psichica naturale al corredo organico ereditario la quale esprime impulsi, tendenze istintive, disposizioni, necessità, stati affettivi) e carattere (che è frutto dell’iniziativa del soggetto sotto l’influsso dell’ambiente) a quale tipo di personalità supponi che abbiano dato origine nel tuo caso specifico? “Io sono molto dolce, affettuoso, socievole, riflessivo e purtroppo non riesco a nascondere i miei malumori. L’unica cosa che non tollero è la mancanza di rispetto, proprio perché sono il primo a essere rispettoso verso le persone”.
Quanto ti sembra che sia ritenuta importante l’immagine, nell’odierna società, nella carriera di un cantante? E, per quello che ti riguarda, attraverso l’esteriorità quale messaggio e quali aspetti di te vorresti che emergessero e dunque vorresti riuscire a veicolare efficacemente? “Mi sembra che l’immagine, nella carriera di un cantante, attualmente sia ritenuta importantissima. Fare l’artista non è semplice come si potrebbe pensare, in quanto una simile figura ha un peso pubblico rilevante e conseguentemente pure le responsabilità nei confronti di chi guarda e ascolta non sono poche e nemmeno sono irrilevanti. Molta gente si appoggia appunto agli artisti, soprattutto nei momenti di difficoltà e sconforto o tristezza. Io vorrei poter essere, per i miei ascoltatori, una cosiddetta roccia su cui fare affidamento in primis in tali situazioni… ritengo che questo sia uno degli aspetti fondamentali per riuscire ad arrivare alle persone che mi seguono”.
Solitamente procedi secondo un tuo ben preciso modus operandi nella realizzazione di quelli che poi divengono i tuoi singoli musicali, piuttosto che EP o album? Inoltre, quali sensazioni ed emozioni provi quando scrive e quando canti? “Il modus operandi che seguo è dettato dalla mia casa discografica, la Little Tony Family, a cui devo tanto… è anche grazie a coloro che vi lavorano e che mi assistono che, passo dopo passo, raggiungo i miei traguardi. Fin dai miei esordi musicali hanno creduto in me e hanno investito molto sulla mia persona. Le emozioni e le sensazioni che provo quando canto sono meravigliose e allo stesso tempo contrastanti, io medesimo mi emoziono e sento i brividi sulla pelle. Ogni parola, così come ogni nota, mi ricorda che cantare rappresenta quello che sono e chi voglio essere e che dove mi trovo è il sito in cui desidero stare”.
Quali ritieni che siano le tue caratteriste a livello artistico e quali sono quelle che prediligi nei tuoi colleghi? Vi è qualcuno/a con cui saresti entusiasta di poter collaborare sia per ciò che concerne la scrittura dei pezzi che l’incisione di un feat? E stimi qualche producer e videomaker in particolare? “Senza dubbio, le mie caratteriste a livello artistico sono l’umiltà e la trasparenza… tali caratteristiche appunto sono quelle che prediligo altresì nei miei colleghi, perché senza queste non si va avanti. Fondamentale è poi, non di meno, il rispetto per il prossimo. L’artista con cui vorrei fare un feat è Marco Mengoni, il quale è da sempre il mio idolo – ultimamente ha anche risposto a una mia storia su IG, lascio immaginare quanto io mi sia gasato!”.
Qual è il tuo punto di vista sui talent show e attualmente vi prenderesti volentieri parte? Ammesso che tu abbia seguito “Amici” di Maria De Filippi di quest’anno, quale ballerino/a e quale cantante hai apprezzato (e per quale sua peculiarità)? “Benché sia difficile entrare a farne parte, sono dell’avviso che i talent siano un’ottima rampa di lancio per coloro i quali vogliano immettersi nel mondo della musica – e, ahimè, credo che ad oggi parteciparvi sia l’unico modo per farsi notare. Tra i vari talent show nazionali, ho seguito X Factor e “Amici” di Maria De Filippi… lì ho notato Angelina Mango, perché quando canta lo fa con il cuore e la sua voce esprime sentimenti puri”.
Dei social network e del loro utilizzo che cosa ne pensi e quale uso ne fai tu? Secondo la tua percezione cosa è conseguito dalla loro diffusione, ovvero quali fenomeni hanno innescato sia in positivo piuttosto che in negativo soltanto? “È, questa, una domanda difficile. Ebbene, penso che i social siano strumenti immensi… fenomenali se usati opportunamente, ma al contempo pericolosi. Io li utilizzo prettamente per lavorare, perché è anche attraverso essi che condivido la mia vita con il pubblico. Da tempo mi muovo nell’ambiente palermitano, facendo serate nei vari locali e proprio attraverso i social network pubblicizzo i miei eventi. Cerco comunque di essere sempre umile e di restare con i piedi saldi a terra. Il seguito da social, se questi non vengono utilizzati nel modo giusto, può venire meno da un momento all’altro”.
Infine, prima di salutarci, vuoi condividere con noi se hai alcuni progetti in cantiere a stretto giro e altri a più lunga gettata? “Con il mio team stiamo lavorando alla realizzazione di un nuovo singolo, che uscirà prossimamente. Non posso ancora svelare molto su di esso, ma so che certamente piacerà! Vorrei poi dire a chiunque voglia intraprendere questo mio medesimo percorso di provarci e di avere tanta tenacia, di fare esperienze e di non perdere mai la speranza”.