La voce innanzitutto, la capacità di estendere vocalizzi, gorheggi e irruenze mai melliflue, nella bellezza riconoscibile di un artista che è cresciuta, e si presenta al meglio, con questo 25.
L’eleganza di Hello, pezzo spontaneo e vintage, che abbiamo imparato a conoscere, è entrato di diritto tra i classici del nostro tempo, ma l’intero album e infarcito da una varia gamma di musicalità, soul, pop, e power-ballad anche struggenti, capaci di suscitare un emozione sempre nuova.
Le malinconie di Love in the dark e When we were young, I miss you,si intrecciano ineccepibilmente, capaci di suscitare brividi all’ascolto, ma qui tutte le undici tracce, sono degne di essere menzionate, per capire la portata del prodotto che Adele è riuscita ad offrire, insieme ad echi Indie quà e là che non guastano, dentro una salsa pop elegante, nostalgica, intriseca da originali invettive Soulful.
Il pathos soffuso di queste note, ci accompegnarenno per molto tempo, senza retorica, perchè talvolta basta davvero poco, per ricreare atmosfere degne di elogio interpretativo e di classe, e il fascino di queste songs, sono la dimostrazione di un fattibile riscontro oggettivo.
Salvatore Piconese
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