NATALE & BONTA’ – Un giocattolo vale un sorriso, portiamolo all’Oratorio di Brolo
Cronaca Regionale

NATALE & BONTA’ – Un giocattolo vale un sorriso, portiamolo all’Oratorio di Brolo

 

giocattoli-requisiti

Niente di organizzato, ne pesche di beneficenza, nè manifestazioni da incorniciare in foto buone per la stampa, ma solo un sorriso di generosità.

Che tutti possimo fare e donare.

Cercando in casa di giocattoli da riciclare con i quali riempire un sacco da dare in dono ai bambini per i quali non ci sarà nessun Babbo Natale nè Befane a dispensare doni, perchè la crisi economica falcidia i bilanci di tutti, l’inoccupazione rende tanti più tristi e più bisognosi, ci sarà sicuramente.

Basta cercare, basta voler cercare.

E allora perchè non renedere concreta quest’iniziativa per regalare un sorriso ai bambini che hanno bisogno, attraverso un piccolo gesto d’amore?

Sarebbe bello vedere tanti bambini, accompagnati dai loro genitori, che portano qui, all’Oratorio di Brolo, confezionati, proprio come un vero regalo, i loro giocattoli che daranno il sorriso a altri bambin.

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Una sorpresa, come lo è questa nota per le suore dell’Oratorio capitanate da suor Katia.

Ma capiranno, sapranno accogliere, sapranno dare….

Questa forma di solidarietà verso i bambini sembra voler nascere da una storia poco conosciuta su Santa Lucia che le “nonne di un tempo” –  come la mia – raccontavano:

«Lucia ottiene dal Signore il permesso di scendere dal Paradiso nel mondo il giorno del suo martirio (13 dicembre) per portare almeno una volta all’anno doni ai bambini che soffrono patimenti e privazioni».

A Lucia, che non disponeva di nulla, venne in soccorso San Pietro che, aperta una finestrella nel mondo, invitò la santa martire a guardare nello spazio.

Allora vide giochi superflui, inutili, abbandonati e dimenticati dai bambini viziati e mai contenti.

«La Santa, che è siciliana, si mise a raccoglierli e lavorò sino al 12 dicembre, a notte fatta, provvedendo a soddisfare le aspettative di molti bambini che altrimenti sarebbero restati senza Befana”.

Brolo si è avviato sulla via del ricicla-rifiuti.

Oggi -visto il periodo – potrebbe riciclare giocattoli, talvolta abbandonati al fine di regalare un sorriso con un umile gesto d’amore.

La redazione

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Se invece si vuol essere “usurai ” del vecchio giocattolo, ci si sente novelli Paperon de Paperoni di trenini e figurine datate sappiate:

Che la carta “Illustrator” dei Pokemon è stata messa all’asta per 100mila dollari.

Sono ricercatisime dai collezionisti le classiche sorprese contenute nei prodotti alimentari confezionati, prime fra tutte le merendine Mulino Bianco. Ricordate le scatoline di cartone a forma di portafiammiferi con impresso il mulino più famoso d’Italia e con all’interno giochi o gomme in miniatura? – Valore che varia dai tre ai dieci euro.

Stesso dire per  gli indimenticabili soldatini in metallo Kinder.

Ancora in tema di sorpresine, meno ricercate sono invece quelle in plastica della Nesquik, seppur la loro visione farà battere il cuore a chi è stato bambino negli anni ’80. Se invece siete in possesso di uno dei tanti “Roller Sprint”, in omaggio col cacao in polvere per il latte della Plasmon (barattolo di plastica arancione con tappo azzurro per intenderci), i numeri diventano a due cifre: il contenitore di varie forme con all’interno le biglie di vetro vale in media 13 euro.

 

 “My Magic Diary” e i “Mio Caro Diario”. Si parla di archeologia informatica, pois sono satti sostituiti , na nolti decenni dopo,  da tablet, diari ed agendine elettroniche. Se ancora funzionanti e in perfette condizioni, valgono quaranta euro circa. 

Tamagotchi. I primi esemplari sono ricercati sui principali siti web di compravendita a prezzi che ruotano intorno ai 20 euro.

Furby, che fin dalle prime produzioni muovevano autonomamente alcuni componenti, una rivoluzione per l’epoca. I primi esemplari provvisti di confezione vengono acquistati a circa 40 euro e alcune special edition superano tale prezzo.

Se eravate amanti dei primi Game Boy, non appena inserirete la vostra offerta di vendita sarete inondati di offerte; se papà vi ha invece cresciuto a pane e Meccano, state certi di poter vendere tutto (piastrine, rotelle, perni, non si butta via nulla). I prezzi variano dal modello nel primo caso e dalla costruzione realizzata/realizzabile nel secondo.

 

Sono stimati, a partire dai 40 euro, robot e supereroi: Mazinga Z, Gundam, Daitan, Goldrake, ma anche personaggi quali Batman e Superman.

Meritano un cenno a parte, infine, alcune icone per bambini degli anni ’80 e ’90: per lui, il famoso Camper delle Micro Machines, una piccola città per miniauto, per il quale appassionati e collezionisti investirebbero a partire dai 50 euro; per lei, i teneri Popples, i coloratissimi orsetti che se in ottime condizioni e provvisti di confezione vengono messi all’asta per oltre 100 euro; per tutti, infine, il Tricky Traps della Tomy, il cui nome forse non è noto a tutti ma che è passato tra le piccole mani di milioni di bambini. Le richieste variano dai dieci euro fino agli ottanta per riprovare le brezza di far giungere la pallina di ferro fin in fondo all’impervio percorso a ostacoli

21 Dicembre 2014

Autore:

admin


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