NOTE A MARGINE – Il pullman nel dirupo. La ditta chiarisce
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NOTE A MARGINE – Il pullman nel dirupo. La ditta chiarisce

Dopo l’incidente di domenica

L’incidente sottolinea la necessità e l’urgenza di dotare il pericoloso bivio di adeguate barriere protettive…

Ci si chiede anche perché l’innesto non sia stato adeguatamente allargato malgrado di recente la strada è stata interessata da lavori di allargamento.

SINAGRA- LIMARI

“Siamo dispiaciuti per l’accaduto. Posso assicurare a coloro i quali avanzassero dubbi, che il pullman ha da poco effettuato i controlli obbligatori annuali e l’Azienda ha ottenuto la licenza per l’esercizio dell’attività per l’anno in corso.”

A sgombrare il campo da ogni illazione e dai commenti sconsiderati sull’incidente della corriera dei gitanti del palermitano, finito domenica in una scarpata a Limari, ci ha pensato una fonte riservata e qualificata molto vicino alla ditta di trasporti proprietaria dell’automezzo.

Giusto ieri due pesanti autogrù – quelli della ditta di Gliaca di Piraino specializzata in soccorsi stradali, la Famauto service – avevano dato “spettacolo” un’intera giornata per recuperare il pesante automezzo che, dopo essere precipitato all’imbocco con la SS.116 della provinciale Sinagra- Limari si era adagiato su un fianco, trattenuto, dopo che i noccioleti sottostanti, e un palo in cemento dell’ENEL ne avevano ammortizzato la caduta, da un avvallamento del terreno che aveva evitato ulteriori ribaltamenti con conseguenze che potevano essere fatali per chi era rimasto a bordo. Solo la prudenza dell’autista che aveva fatto scendere i passeggeri ha evitato che l’incidente si trasformasse in tragedia.

Solo poche persone non avevano lasciato, e non si capisce il motivo, il pullman e fortunatamente, se si escludono due o tre feriti lievi, se la sono cavata solo con uno spavento che difficilmente dimenticheranno. L’incidente sottolinea la necessità e l’urgenza di dotare il pericoloso bivio di adeguate barriere protettive ben cementate a terra e in grado di resistere agli urti che, data la pendenza e il manto stradale scivoloso per la natura climatica della zona, non sono infrequenti.

Ci si chiede anche perché l’innesto non sia stato adeguatamente allargato malgrado di recente la strada è stata interessata da lavori di allargamento e consolidamento che, ironia della sorte, si sono arrestati proprio la curva precedente al bivio del “miracolo”, che in tanti chiamano il “tornante con salto” per via della pendenza interna poco ortodossa che prima o poi reclamerà “dazio”.

Enzo Caputo

 

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Autore:

redazione


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