

Cronaca Regionale
Una mostra sul “Risanamento”, la proposta dello Iacp per la notte della cultura messinese
NOTTE DELLA CULTURA 2 – Le proposte dell’IACP

Dodici pannelli raffiguranti progetti e strutture abitative legati al risanamento di vari rioni di Messina, tre “vecchi” libri che riportano planimetrie e documentazione di fabbricati inerenti al periodo della ricostruzione del dopo terremoto, saranno esposti nei locali a piano terra dell’Istituto Autonomo Case Popolari in una mostra a tema per la notte di sabato 12 febbraio.
Il quadro del pittore messinese, Vincenzo Celi, un olio su tela intitolato “Costruzioni”, accoglierà, poi, il visitatore colto e curioso nell’anticamera dell’Istituto.
La mostra denominata “Un secolo ed oltre di edilizia popolare”, correlata anche da numerose didascalie, resterà aperta dalle ore 18.30 fino alle 24.
Il risanamento della città di Messina inizia con un provvedimento del 25 luglio del 1979, con cui il consiglio comunale deliberava di ripartire il territorio comunale in tre grandi aree riservando ai sensi dell’articolo 10 del Decreto del Presidente della Repubblica 1035/72 il 60% degli alloggi in fase di ultimazione, allo sbaraccamento.
La legge speciale che si occupa del risanamento è la legge 10 del 1990 che assegna al comune di Messina il compito di individuare le aree da risanare, dividere la città in 7 ambiti di risanamento e adottare i piani particolareggiati per ogni ambito.
Ma nonostante la legge sia del 1990, i piani particolareggiati sono stati adottati parzialmente nel 1996 e, definitivamente con la legge regionale numero 4 del 15 maggio 2002.
Gli ambiti attenzionati attualmente sono: Annunziata, Giostra Badiazza, Bisconte-Camaro- Catarratti, Fondo Saccà, Gazzi Fucile-Via Taormina, Santa Lucia-San Filippo e Minissale-Santo Bordonaro.
L’ufficio stampa